Secondo Forbes è l’uomo più potente del mondo.
Vladimir Putin è riuscito a consolidare il suo potere in tutta la Russia e, nello scacchiere mondiale, è ormai chiaro a tutti, soprattutto dopo i recenti avvenimenti in Siria, chi è il più forte.
L’ex KGB, che controlla una potenza nucleare, un seggio permanente nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e alcune tra le più grandi riserve di petrolio e di gas del mondo, rimarrà al potere almeno fino al 2024.
La carriera nel KGB
Vladimir Vladimirovich Putin nasce a Leningrado (oggi San Pietroburgo) il 7 ottobre 1952. Dopo la laurea presso l’università di Leningrado nel 1975, inizia la sua carriera nel KGB come ufficiale dei servizi segreti. Di stanza principalmente in Germania orientale, ricopre la posizione fino al 1989.
Dopo il crollo dell’Unione Sovietica nel 1991, Putin si ritira dal KGB con il grado di colonnello e torna a Leningrado come sostenitore di Anatoly Sobchak, un politico liberale. Sobchak vince l’elezione a sindaco di Leningrado (1991) e Putin diventa il capo delle relazioni esterne. Nel 1994, Putin diventa vice-sindaco di Sobchak.
Primo Ministro nel 1999
Nel 1996, Putin si dimette dal suo incarico e si trasferisce a Mosca e nel 1998 viene nominato tra i dirigenti dell’amministrazione di Boris Eltsin. Poco dopo è nominato capo della sicurezza federale, un braccio dell’ex KGB, nonché capo del Consiglio di Sicurezza di Eltsin. Nell’agosto 1999, Eltsin lo nomina primo ministro.
Solo pochi mesi dopo, Eltsin si dimette, consegnando le redini del potere a Putin, che allora aveva 47 anni. Putin vince le elezioni presidenziali nel 2000 e anche quattro anni dopo. Soltanto nel 2008 non raggiunge la presidenza, a causa di limiti di tempo, ma riesce a fare eleggere come primo ministro, Dmitrij Medvedev, un suo fedelissimo. Nel 2012, ritorna ufficialmente in carica come presidente, vincendo le elezioni.
Le relazione di Putin con i rivali americani è sempre stata burrascosa. Memorabile la descrizione fatta dal senatore dell’Arizona John McCain dopo aver incontrato Putin: “Ho guardato negli occhi il signor Putin e ho visto tre cose: una K, una G e una B“.
Uno sguardo impenetrabile, come la vita che conduce
In pubblico Putin è conosciuto per il suo sguardo gelido, apparentemente impenetrabile, proprio come la vita che conduce.
Le poche informazioni trapelate rivelano che nel suo ufficio c’è poco spazio per la tecnologia e molto per i documenti cartacei in stile sovietico. È ossessionato dal sapere ciò che il mondo sta dicendo su di lui e gli assistenti gli preparano quotidianamente i ritagli della stampa internazionale.
Secondo Newsweek, quando Putin è ospite di qualche capo di governo straniero, rimane del tutto indifferente verso il paese ospitante e impone di mangiare solo cibo proveniente dalla Russia, con cuochi russi, addetti alle pulizie russi e camerieri russi.
La ristretta cerchia delle persone che lo circondano lo chiamano Zar, riferendosi ai monarchi russi del passato celebri per aver governato la Russia con il pugno di ferro.
Gli hobby del presidente russo? Non è certamente un caso che Putin sia una cintura nera di judo.
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