Vivere senza banche: classifica degli emarginati finanziari

Centinaia di milioni di persone in tutto il mondo non hanno un conto corrente o una carta di credito. Vivere senza banche è un grosso svantaggio economico e sociale.

Nella nostra lingua non esiste un termine per definire le persone che non hanno accesso ai servizi di una banca o di un’organizzazione finanziaria simile. Qualcosa che gli anglosassoni chiamano “unbanked“.

In tutto il mondo ci sono più di 1,6 miliardi di adulti “unbanked“, che non hanno accesso ad assegni, bancomat, carte di credito, conti correnti, assicurazioni e prestiti. Ovviamente, non hanno nessuna protezione per il proprio denaro da furto o smarrimento.

Vivere senza banche è costoso

Proprio un drammatico evento come il COVID-19 ha evidenziato chiaramente quanto possa essere svantaggioso l’esclusione dai servizi finanziari. Durante la pandemia molte persone hanno potuto usare pagamenti digitali per comprare cibo e altri beni di consumo, consegnati direttamente a casa. In molti casi, evitare la folla nei negozi e nei mercati è diventata una questione di vita o di morte. In alcuni paesi (Svezia, Norvegia, Corea del Sud, Cina e Australia) l’uso del contante è sempre più raro e, per esempio, pagare con bollette cartacee è sempre più difficile.

Certamente, vivere senza banche è costoso oltre ad avere un impatto sulla qualità della vita delle persone, rendendole vulnerabili agli usurari. Inoltre, l’accesso ai servizi finanziari è un fattore importante per sfuggire alla povertà, tanto che il programma Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Nazioni Unite) lo considerano un fattore essenziale per migliorare la condizione dei più emarginati.

In Italia, il 6% della popolazione è escluso dai servizi finanziari

Anche se il paese con il maggior numero di emarginati finanziari è il Marocco, anche l’Europa non è certo un fulgido esempio di inclusione finanziaria. In Europa occidentale e centrale il 6% della popolazione è unbanked, con paesi nordici come Norvegia e Svezia dove questa percentuale tocca lo zero, mentre altri come la Romania e l’Ungheria toccano rispettivamente il 42% e il 25%. L’Italia è invece nella media europea con un 6%.

I dati dell’emarginazione finanziaria sono il risultato di uno studio appena pubblicato dalla piattaforma di ricerca britannica Merchant Machine, da cui emergono i 10 paesi dove la popolazione senza banca è la più numerosa.

Classifica degli emarginati finanziari
  1. Marocco (popolazione senza banca: 71%)
  2. Vietnam (popolazione senza banca: 69%)
  3. Egitto (popolazione senza banca: 67%)
  4. Filippine (popolazione senza banca: 66%)
  5. Messico (popolazione senza banca: 63%)
  6. Nigeria (popolazione senza banca: 60%)
  7. Perù (popolazione senza banca: 57%)
  8. Colombia (popolazione senza banca: 54%)
  9. Indonesia (popolazione senza banca: 51%)
  10. Argentina (popolazione senza banca: 51%)

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