C’è una banca “segreta” che gestisce il mondo?

Se non avete mai sentito parlare della BIS non siete i soli, poiché solo gli addetti ai lavori la conoscono. È la banca più potente del mondo e la meno conosciuta…

Non siamo nel mondo dei complottisti, ne in quello della fantafinanza. La banca delle banche esiste e, pur essendo totalmente sconosciuta alla maggior parte delle persone è probabilmente l’istituto bancario più potente della Terra.

Parliamo della Bank for International Settlements (Banca dei Regolamenti Internazionali o BIS), con sede a Basilea (Svizzera) e di proprietà di 63 Banche Centrali. La sedicente banca per le banche centrali, svolge un ruolo molto importante nella regolamentazione finanziaria globale.

In Svizzera, ma senza essere soggetta alle leggi svizzere

Ad esempio, dal 1988, la BIS ha fissato i coefficienti minimi di adeguatezza patrimoniale raccomandati per le banche di tutto il mondo. Inoltre, ha assunto iniziative importanti per l’adozione di valute digitali della banca centrale (CBDC), che qualcuno considera una delle peggiori minacce per la libertà delle persone. Anche se solo gli addetti ai lavori ne sono a conoscenza, la BIS sta cercando di accelerare l’accettazione delle CBDC da parte delle banche centrali globali.

Tutte operazioni molto opache, visto che il suo status giuridico è simile a quello di una missione diplomatica e non è soggetto alle leggi svizzere. Pertanto, le strutture BIS a Basilea (e in altre località in cui ha uffici) non possono essere perquisite senza il suo permesso. Gli alti dirigenti della BIS godono dell’equivalente dell’immunità diplomatica in Svizzera. E le controversie che coinvolgono la BIS sono gestite mediante arbitrato, non attraverso i tribunali nazionali.

Ma non è tutto. La BIS non è soggetta alle tasse svizzere e i suoi dipendenti non pagano le tasse svizzere sui loro guadagni.

Riciclaggio di miliardi di dollari nella totale impunità

Fondata nel 1930, la BIS fu originariamente istituita per imporre il pagamento delle riparazioni che la Germania aveva promesso di pagare nel Trattato di Versailles che pose fine alla Prima Guerra Mondiale nel 1918. Gran parte del merito della sua creazione va a Montagu Norman, all’epoca il direttore della banca centrale del Regno Unito.

Ma torniamo ad oggi e al suo potenziale ruolo nel riciclaggio di miliardi di dollari da proventi sconosciuti. Come accadde quando iniziò la Seconda Guerra Mondiale, quando la BIS dichiarava ufficialmente la sua neutralità mentre ufficiosamente collaborava con la Germania nazista per garantirle l’accesso al mercato dei capitali per finanziare la macchina da guerra. È stata la BSI a consentire alla banca centrale nazista di depositare l’oro e il denaro confiscato durante le occupazioni naziste in diversi paesi nei conti BIS.

Troppo grande per essere incriminata

È impossibile dimostrare che la BSI stia riciclando denaro anche oggi, ma sembra proprio che aiuti le megabanche globali a rimanere impunite quando violano le leggi sul riciclaggio di denaro. Come accaduto nel 2021, quando il Dipartimento di Giustizia americano stava per incriminare il gigante bancario HSBC per violazioni penali delle leggi statunitensi sul riciclaggio di denaro. La cosa fu messa a tacere con il pagamento di una multa poiché la BIS aveva detto che la HSBC era un istituto finanziario di importanza sistemica, che avrebbe potuto generare un contagio e portare all’instabilità finanziaria ed economica globale. In altre parole, la HSBC era troppo grande per essere incriminata.

Di fatto, è stata dichiarata l’impunità passata, presente e futura per le banche considerate di importanza sistemica. La fiducia dei consumatori nel sistema bancario è cieca, ma le macchinazioni della BIS e delle mega-banche nel riciclare denaro impunemente fanno sorgere qualche dubbio anche in chi ha tanta fede.

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