Sarà una vecchia tecnologia a guidare il boom dei veicoli elettrici?

Una tecnologia vecchia di cento anni sembra in grado di accelerare il tanto atteso boom dei veicoli elettrici.

Le case automobilistiche si sono lanciate nella gara di realizzare veicoli elettrici che possano conquistare clienti in tutto il mondo. Naturalmente, un ruolo chiave in questa competizione verrà giocato dalle batterie e dai motori.

Come noto, un motore elettrico utilizza la potenza delle batterie per azionare due o tutte e quattro le ruote di un veicolo. Ma, di recente, i produttori di apparecchiature automobilistiche hanno iniziato a sviluppare dei motori elettrici che azionano ogni singola ruota, posizionando il motore nel mozzo della ruota e azionandola direttamente.

Una vecchia idea di Mr. Porsche

Non è un’idea nuova. Infatti, questo tipo di trazione integrale nelle auto ha più di cento anni, anche se, alla fine del 20° secolo era stata abbandonata a favore del motore a combustione interna montato sotto il cofano. L’invenzione del motore elettrico nel mozzo della ruota è di Ferdinand Porsche (il fondatore della Porsche) che espose la sua innovativa auto, la Lohner-Porsche, alla Fiera Mondiale di Parigi nel 1900.

Ma, negli anni a seguire, l’affermazione e il predominio del motore a combustione interna ha schiacciato le altre tecnologie nascenti nel settore. Oggi, con l’enorme potenziale del mercato dei veicoli elettrici e con tutti i progressi tecnologici, l’idea di Ferdinand Porsche potrebbe avere una rivincita.

I motori a ruota hanno però alcuni problemi da risolvere. Uno di questi è che aggiungono maggior peso alla massa non sospesa del veicolo. Quando si parla di masse non sospese si fa riferimento alle ruote, ai pneumatici, ai freni e a qualsiasi altra cosa direttamente collegata alle ruote. Ma esiste anche il problema della maggior esposizione della ruota agli urti e alle collisioni, oltre al calore generato dalla frenata.

Tuttavia, molte aziende sono al lavoro per superare questi ostacoli.

Imbattibili nella trazione su ghiaccio

La Protean Electric, ad esempio, sembra abbia risolto il problema della massa non sospesa e sta costruendo nuovi impianti di produzione in Cina. Il suo primo stabilimento a Tianjin, sta già producendo motori a ruote motrici, anche se in bassi volumi.

Anche la società slovena Elaphe sta realizzando ruote motrici per veicoli elettrici. Elaphe ha testato la sua trazione integrale, completamente elettrica, su un fiume ghiacciato in Cina a temperature inferiori a -30 gradi Celsius, per dimostrare come il controllo della trazione su ghiaccio è migliore rispetto alle auto tradizionali.

La società tedesca Ziehl-Abegg ha sviluppato un motore per il mozzo della ruota interna che potrebbe essere utilizzato in veicoli ibridi, a batteria e a celle a combustibile.

Infine, tra le grandi case automobilistiche, la Nissan ha sviluppato motori a ruota per la Nissan BladeGlider, un prototipo funzionante della sua concept car futuristica.

Dopo più di cento anni dal primo prototipo di motore a ruota del mondo, l’idea di alimentare direttamente le ruote di un’automobile potrebbe essere la svolta determinante per la diffusione su vasta scala della mobilità elettrica. Presumibilmente, questa volta, non ci sarà da aspettare così tanto tempo per sapere se questa vecchia tecnologia avrà successo.

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