Uno sconosciuto scienziato cinese inventa le batterie allo zolfo

La nuova tecnologia delle batterie allo zolfo potrebbe avere un’importanza straordinaria per tutto il mercato automobilistico mondiale.

Lo sviluppo dell’auto elettrica è fortemente condizionato dalla disponibilità di batterie con prestazioni ancora lontane da quelle che possono offrire le attuali tecnologie. Lo sanno bene quelli della Ford Motor Co e dell’Università del Michigan che hanno appena annunciato l’apertura di un nuovo laboratorio da 88 milioni di dollari, per la ricerca in batterie con l’obbiettivo di dare una una svolta al mercato dell’auto elettrica.

Nelle auto elettriche di oggi, un terzo del prezzo è per la batteria e principalmente per questo motivo il boom del mercato è ancora lontano, come dimostrano i dati del mercato statunitense: le vendite di auto elettriche nel 2012 rappresentano meno dell’1% e quelle di auto ibride il 3% circa.

In questo contesto, il lavoro di uno sconosciuto scienziato cinese, Chengdu Liang, potrebbe cambiare drasticamente le aspettative di tutto il mercato. Chengdu Liang è arrivato negli Stati Uniti 15 anni fa e oggi lavora presso l’Oak Ridge National Laboratory in Tennessee. Le sue ricerche si sono sempre concentrate sullo sviluppo di tecnologie energetiche sostenibili.

Un futuro energetico sostenibile risiede nella possibilità di raccogliere energie rinnovabili intermittenti in una forma stabile di energia elettrica“, ha spiegato lo scienziato al quotidiano China Daily. In altre parole, quando non c’è sole e non c’è vento, è indispensabile utilizzare l’elettricità stoccata in precedenza. E lo stoccaggio di energia elettrica su larga scala ha bisogno di sistemi avanzati di batterie, sicuri, a basso costo e ad alta densità di energia.

La scorsa estate, lo scienziato cinese ha annunciato un importante passo in avanti che potrebbe avere importanti implicazioni per la ricerca di una batteria ideale per le auto elettriche, per non parlare di molte altre applicazioni commerciali.

Il segreto sta nello zolfo, o meglio nell’accoppiata di zolfo e litio. L’attuale tecnologia è basata sugli ioni di litio ed è diffusa in tutta l’elettronica di consumo, ma non è impiegabile nell’accumulo di energia su larga scala, come quella che servirebbe per gli autoveicoli o per la distribuzione sulla rete elettrica, soprattutto a causa dei costi troppo alti.

In termini di peso e densità, la tecnologia al litio-zolfo supera quella convenzionale agli ioni di litio. Ma la carta vincente è il costo: lo zolfo è quasi gratuito, se non addirittura un rifiuto da smaltire, mentre il litio non è costoso. La nuova tecnologia promette di trasformare una sostanza di scarto come lo zolfo in un dispositivo ad alto contenuto energetico.

Inoltre le nuove batterie sembrano non essere afflitte da un problema comune a tutte le batterie: l’auto-scarica, cioè quel fenomeno che porta all’esaurimento dell’energia accumulata nella batteria quando questa non viene utilizzata.

La nuova batteria è ancora in fase di sperimentazione e secondo Chengdu Liang sono necessari ancora alcuni miglioramenti e un’ingegnerizzazione completa della batteria.

Potremmo essere molto vicini ad una svolta di tutto il mercato della mobilità e della sostenibilità ambientale  dei  mezzi di trasporto in tutto il mondo.

METALLIRARI.COM © RIPRODUZIONE RISERVATA