In fondo all’oceano i ricercatori scoprono “patate metalliche” che producono ossigeno

Una recente scoperta avvenuta nell’Oceano Pacifico solleva grossi interrogativi su come delle rocce polimetalliche possano produrre quello che gli scienziati hanno ribattezzato come “ossigeno oscuro”.

Nei fondali profondi dell’oceano si stanno sviluppando attività minerarie che stanno sollevando nuove preoccupazioni tra la comunità degli scienziati. Là sotto, a circa 4.000 metri di profondità, nell’oscurità più profonda, si sono formati dei pezzi metallici che producono ossigeno.

Il meccanismo alla base di questa produzione di ossigeno oscuro rimane un mistero.

Materia metallica che produce ossigeno?

Fino ad oggi, si pensava che solo gli organismi viventi, come piante e alghe, potessero usare l’energia per creare l’ossigeno del pianeta attraverso la fotosintesi, che richiede la luce solare.

Come hanno scritto i ricercatori della Scottish Association for Marine Science (Regno Unito), che hanno pubblicato i risultati della loro scoperta avvenuta nell’Oceano Pacifico su Nature Geoscience, affinché la vita aerobica avesse inizio sul pianeta, doveva esserci ossigeno e quello che sappiamo è che l’approvvigionamento di ossigeno sulla Terra ha avuto inizio con gli organismi fotosintetici.

Da tempo si sospettava che negli abissi stesse accadendo qualcosa di inspiegabile

Gli indizi che nelle acque profonde c’era qualcosa di strano e inspiegabile risalgono al 2013. I ricercatori stavano studiando gli ecosistemi dei fondali marini nella zona di Clarion-Clipperton, un’area tra le Hawaii e il Messico. Durante tali spedizioni, il team di scienziati utilizzava un piccolo sottomarino per eseguire esperimenti sul fondale marino, oltre che per misurare la concentrazione di ossigeno nell’acqua di mare.

È importante sapere che tutti gli ecosistemi dei fondali marini devono la loro esistenza all’ossigeno che viene trasportato dalle correnti dalla superficie e morirebbero rapidamente se ne venissero tagliati fuori. Ma nella zona di Clarion-Clipperton, gli strumenti mostravano che l’acqua era molto più ricca di ossigeno di quanto ci si potesse aspettare.

Inizialmente, gli scienziati pensavano ad un malfunzionamento del sensore. Tuttavia, il fenomeno si continuava a verificare anche nei prelievi avvenuti nel 2021 e nel 2022 e veniva confermato da misurazioni con una tecnica alternativa.

Hanno l’aspetto di una patata metallica

A Clarion-Clipperton, a 4.000 metri di profondità sul fondale oceanico, vengono effettivamente prodotte quantità di ossigeno più elevate di quelle osservate nelle acque superficiali ricche di alghe. Poiché nessuna altra regione del mondo esaminata contiene questi noduli polimetallici (sembrano delle patate metalliche), è assai probabile che queste rocce siano la causa della produzione di questo ossigeno.

Molto probabilmente queste patate metalliche verranno estratte dall’azienda The Metals Company che ha finanziato questa ricerca, con l’obbiettivo di recuperare cobalto, nichel, rame, litio e manganese di cui queste rocce sono ricche. A meno che l’attività non ferma fermata da un reclamo formale alla Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti fatto da tre gruppi della società civile che accusano The Metals Company di aver ingannato investitori, autorità governative ed opinione pubblica.

METALLIRARI.COM © ALL RIGHTS RESERVED



LA LETTURA CONTINUA...