Come sanno tutti gli investitori appassionati di high-tech, la stampa 3D sta salendo sul palcoscenico delle tecnologie rivoluzionarie.
Recentemente è apparso un articolo su Forbes, secondo il quale le aziende che producono stampanti 3D stanno spostando il focus dei propri prodotti verso applicazioni fino ad oggi impensabili: automobili ed elettronica, solo per citare le più importanti.
Ma è stata una grande sorpresa quando Smit Röntgen, un azienda della Philips che produce componenti di imaging medicale, ha annunciato di aver trovato il modo per creare prodotti di tungsteno con la stampa 3D.
La stampa 3D, chiamato anche la produzione additiva, è il processo di creazione di un oggetto 3D da un file digitale. Il tutto avviene normalmente attraverso processi additivi, cioè con un computer che deposita strati su strati di materiale fino a quando l’oggetto non viene costruito.
In questo modo gli oggetti che possono essere creati sono i più svariati, dai dispositivi medici alle pistole e addirittura a case vere e proprie.
Esistono diversi processi di stampa 3D, ma come ha annunciato Smit Röntgen nel suo comunicato stampa, per costruire prodotti di tungsteno puro e stata utilizzata una tecnica chiamata “powder bed laser melting“.
L’azienda ha impiegato gli ultimi dieci anni per arrivare a questo sorprendente risultato, che le permetterà di progettare e produrre nuovi componenti per uso industriale e medico.
Le possibilità di creare nuovi prodotti innovativi per soddisfare le esigenze di mercati di nicchia sono praticamente infinite.
È certamente troppo presto per capire se la nuova tecnologia porterà qualche cambiamento sul mercato del tungsteno, ma di certo la Smit Röntgen è una società da tenere d’occhio, sia da parte degli investitori che da parte degli appassionati di tecnologia.