Tra speranze rialziste e paure recessive, il rame si è impantanato

I prezzi del rame si mantengono sostanzialmente stabili, tra speranze di grandi rialzi e paure di tracolli per la recessione incombente.

Sentir parlare in questi giorni gli analisti a proposito del rame è decisamente indicativo circa le incertezze e le pieghe pericolose che potrebbe prendere la nostra economia.

Da una parte c’è la narrativa rialzista (a lungo termine) che descrive scenari di prezzi irrefrenabili a causa delle carenze di approvvigionamento. Dall’altra parte è evidente che le condizioni economiche nei paesi occidentali stanno peggiorando a vista d’occhio. La conseguenza è che il rame sembra intrappolato tra questi due opposti.

Un forte rallentamento della crescita economica globale

Le ultime stime del Fondo Monetario Internazionale (FMI) indicano che ci sarà un forte rallentamento e la crescita globale nei prossimi 5 anni sarà solo del 3%. Negli Stati Uniti il crollo della Silicon Valley Bank ha provocato una frenata dei prestiti e, di conseguenza, ci sarà un rallentamento della crescita.

In questo scenario negativo, i prezzi del rame non precipitano grazie alle scorte basse e alla consapevolezza che l’offerta di metallo sarà insufficiente. Gli stock di rame del London Metal Exchange (LME) sono arrivati ai livelli più bassi dal 2005 a conferma che, come dicono gli esperti, la transizione verso le energie rinnovabili porta ad una forte crescita della domanda che supererà nettamente l’offerta, almeno per tutto il resto di questo decennio.

I fondi di investimento non scommettono più sul rialzo

Attenzione però a non confondere il breve con il lungo termine. Che ci siano aspettative rialziste a lungo termine non significa che adesso, o nei prossimi mesi, i prezzi del rame aumenteranno. Lo sanno bene i fondi di investimento che hanno già abbandonato le scommesse rialziste sul rame.

È storicamente assodato che quando c’è recessione i prezzi del rame scendono. E questo è quello che gli investitori si aspettano quando vedono un peggioramento delle prospettive economiche. Tuttavia, questa volta, il mercato è caratterizzato da un’offerta limitata che aiuterà a contenere la possibile flessione dei prezzi del metallo rosso con l’arrivo della recessione.

Ad oggi, 11 aprile, il rame a 3 mesi LME è quotato 8.840 dollari per tonnellata.

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