Le scorte di alluminio sono ai minimi. Ma i mercati rimangono ribassisti

Mentre le scorte LME di alluminio scendono a livelli molto bassi, i prezzi, al contrario di quanto ci si potrebbe aspettare, continuano a scendere. Ecco perché…

Nelle ultime settimane l’umore del mercato dell’alluminio è cambiato drasticamente e i prezzi sono crollati del 33 percento dai record di marzo, annullando completamente i guadagni dell’intero anno. Tuttavia, le scorte nei magazzini del London Metal Exchange (LME) sono precipitate ad un minimo storico.

Come può un segnale così forte di carenza di offerta non far lievitare i prezzi? Il mercato teme che le prospettive della domanda possano peggiorare.

La domanda globale sta rischiando grosso

Lo stato dell’economia globale preoccupa seriamente e gli effetti sui consumi dei lockdown anti-COVID in Cina fanno paura. Perciò, anche se la scarsa offerta dovrebbe spingere i prezzi verso l’alto, i rischi che sta correndo la domanda globale hanno la prevalenza e i prezzi del metallo scendono.

Secondo Bloomberg, nei magazzini LME l’alluminio disponibile per il ritiro è sceso del 9,7 percento, a 260.275 tonnellate, raggiungendo un record risalente al 1997. Nel corso di quest’anno, la discesa delle scorte è stata del 63 percento, un dato che evidenzia quanti rischi ci siano ancora di una carenza di offerta, nonostante in questi frangenti il mercato dia più peso ai problemi della domanda.

Gli umori nei mercati dei metalli sono ribassisti

A fronte di una prepotente corsa dei prezzi dell’alluminio durante i mesi scorsi, adesso stiamo assistendo ad una forte correzione e gli occhi degli investitori e degli operatori sono puntati sulle deboli prospettive della domanda in tutto il mondo. L’umore generale rimane ribassista un po’ su tutti i mercati dei metalli, tanto è vero che venerdì scorso anche lo stagno è risultato in calo dell’1,3 percento e il nichel dell’1,2 percento.

L’alluminio ha chiuso la scorsa settimana (venerdì 13 maggio) con il contratto LME a 3 mesi che valeva 2.750 dollari per tonnellata e il contratto cash 2.723 dollari per tonnellata.

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