Sanzioni americane posticipate: l’alluminio scende

Ancora una volta, le sanzioni americane contro l’alluminio russo sono state rimandate, con un immediato effetto deprimente sui prezzi dell’alluminio.

A novembre, i prezzi dell’alluminio al London Metal Exchange (LME) sono diminuiti. Il mercato sembra debole anche se, nei primi giorni di dicembre, i prezzi sono leggermente migliorati.

Dallo scorso luglio fino a novembre, i prezzi si sono mossi nell’intervallo tra 1.970 e 2.170 dollari a tonnellata. I fattori che hanno maggiormente influenzato questi movimenti sono stati le incertezze circa il commercio internazionale (guerra commerciale USACina) e i timori per i problemi finanziari cinesi. Come sempre più spesso avviene, le dinamiche della domanda e dell’offerta di metallo non hanno giocato un ruolo importante nell’andamento dei prezzi.

Sanzioni posticipate al 7 gennaio

Mentre le sanzioni americane contro la Rusal sono state posticipate dal 12 dicembre al 7 gennaio, il gigante dell’alluminio russo continua a migliorare i propri profitti. La sua produzione di alluminio primario ha raggiunto 940.000 tonnellate nel terzo trimestre, l’1% in più rispetto all’anno precedente. Le vendite di alluminio primario e leghe sono aumentate dell’8,1% su base annua (1,05 milioni di tonnellate). Le esportazioni sono aumentate del 4% in ottobre rispetto a settembre.

Insomma, la Rusal sembra stia procedendo a gonfie vele, nonostante la Spada di Damocle delle sanzioni statunitensi.

Allumina ancora in tensione

Sul fronte cinese, invece, la Aluminum Corp of China ha mantenuto costanti le esportazioni di allumina nel corso del mese di ottobre. I produttori cinesi hanno esportato volumi di allumina insolitamente elevati nel 2018, a causa di problemi nelle forniture.

Come noto, il mercato dell’allumina sta attraversando momenti difficili a causa dell’interruzione produttiva della raffineria Alunorte, della Nork Hydro, e dello sciopero degli impianti Alcoa in Australia occidentale. Ma anche a causa della minaccia delle sanzioni americane contro la Rusal.

Anche allo Shanghai Futures Exchange (SHFE) i prezzi dell’alluminio sono diminuiti, toccando il livello più basso da ottobre 2016. Ai prezzi correnti, la discesa è stata del 13% dall’inizio del 2018.

Attualmente (7 dicembre), l’alluminio quota 1.961 dollari per tonnellata e pochi nutrono dubbi sul fatto che il mercato si sia indebolito oltre le aspettative. Tuttavia, i problemi di fornitura a livello globale, oltre ai dazi e alle sanzioni americane, serviranno da supporto per arginare la discesa.

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