Rame: mercato globale in deficit di 330mila tonnellate

La produzione di rame continua a calare in molti dei più importanti paesi produttori del mondo e il mercato si ritrova in deficit.

Ancora fresco di stampa, ecco il nuovo rapporto dell’International Copper Study Group (ICSG), con una fotografia del mercato globale del rame durante i primi 8 mesi di quest’anno.

La cosa più importante che emerge è un deficit di 330.000 tonnellate di metallo.

La produzione mineraria è in discesa

La produzione globale da miniera è scesa dello 0,5% su base annua. A condurre la discesa il Cile, principale produttore di rame del mondo, che ha registrato un calo dello 0,5% su base annua a causa di un peggioramento della qualità del minerale estratto e per interruzioni impreviste della produzione.

L’altro grande produttore mondiale, l’Indonesia, ha accusato un calo produttivo del 51% a causa di ristrutturazioni produttive delle due principali miniere del paese.

Un benvenuto a Panama!

Anche nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) e nello Zambia, dove nel 2018 c’era stata una crescita del 13%, la produzione è diminuita (-2% nei primi otto mesi del 2019).

Al contrario, la produzione è aumentata in Australia, Cina, Messico, Perù e Stati Uniti. Una novità interessante riguarda Panama, che è entrata a far parte del club dei paesi produttori di rame. Il paese ha cominciato ad estrarre metallo rosso nella miniera di Cobre de Panama all’inizio di quest’anno.

Rame raffinato: produzione stabile

Per quanto riguarda il metallo raffinato, la produzione è rimasta pressoché invariata su base annua, con una produzione primaria in calo dello 0,3% e una produzione secondaria (da rottame) in aumento dell’1,8%.

La produzione cilena è scesa del 32%, mentre la produzione dello Zambia è scesa del 33%. Anche la produzione indiana è diminuita del 25%, a causa della chiusura della fonderia Tuticorin di Vedanta. Stessa cosa per Stati Uniti, Giappone e Perù, che hanno visto una riduzione della produzione di rame raffinato.

Prezzi in leggera discesa

Sul fronte dei prezzi, il prezzo medio cash al London Metal Exchange (LME) in ottobre è stato di 5.742,89 dollari per tonnellata, in calo dello 0,04% dalla media di settembre (5.745,48 dollari per tonnellata).

Inoltre, il prezzo medio per l’anno calcolato fino ad ottobre è stato di 6.007,69 dollari per tonnellata (-7,9% rispetto alla media annuale 2018).

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