Quanto petrolio consumiamo per la produzione di plastica?

È davvero il petrolio il colpevole di tutta la plastica che ci sta sommergendo? Ecco cosa ci dicono gli ultimi dati disponibili…

Quando Greta Thunberg, la giovane attivista svedese per lo sviluppo sostenibile, ha twittato un’immagine mentre faceva uno spuntino con cibo imballato nella plastica, ha scatenato il panico tra gli utenti dei social media. Anche Greta approfitta di prodotti provenienti dall’industria petrolifera!

In effetti, l’inquinamento da plastica e da materie plastiche è uno degli argomenti più forti contro l’industria petrolifera e del gas.

Nell’ambiente la plastica impiega molto tempo a decomporsi naturalmente e solo una piccola parte di quella utilizzata su scala globale viene riciclata. Il problema è serio ma riversare tutta la colpa sul petrolio è impreciso. Vediamo perché…

La plastica non viene prodotta direttamente dal petrolio

L’anno scorso, 359 milioni di tonnellate di materie plastiche sono entrate nei mercati di tutto il mondo. Di queste, la percentuale utilizzata per gli imballaggi è compresa tra il 35 e il 45 percento. Una percentuale probabilmente di molto inferiore a quanto le persone possano pensare. Ma quello che si allontana ancor di più dal comune sentire è che la plastica non viene prodotta dal petrolio.

Infatti, la plastica è prodotta con materie prime derivate dal greggio, ma non direttamente dal petrolio. Naturalmente, ciò non ha alcuna influenza sulle proprietà dannose della plastica per l’ambiente: la plastica impiega ancora secoli a degradarsi e, nel frattempo, a causa di vento e pioggia, viene sparsa in piccole particelle che entrano nella catena alimentare.

Il problema mondiale dell’inquinamento da materie plastiche è grave, eppure le soluzioni sono poche e lontane dal realizzarsi.

Plastica dal gas

Ma è anche interessante sapere che molte materie plastiche sono in realtà realizzate dal gas naturale. Così come è interessante conoscere quanti barili di idrocarburi vengano consumati per gli imballaggi di plastica. Guardando ai dati di alcuni anni fa (2010, Energy Information Administration), si scopre che negli Stati Uniti, per esempio, circa 191 milioni di barili di GPL e NGL venivano utilizzati per la produzione di materie plastiche, insieme a 412 miliardi di metri cubi di gas naturale. Una piccola quantità (2,7%) rispetto al consumo totale di petrolio del paese. Inoltre, la maggior parte del gas naturale utilizzato nella produzione di materie plastiche è stato utilizzato come combustibile anziché come materia prima.

A livello globale, la produzione di plastica rappresenta circa il 4% della produzione di petrolio. Insomma, non sono certo gli interessi petroliferi a spingere il consumo di plastica.

La plastica, in realtà, continua ad essere sempre più popolare poiché è economica e utile in una enorme varietà di applicazioni. I suoi enormi vantaggi continueranno a guidare la domanda anche quando i governi di tutto il mondo limiteranno la plastica monouso.

Fino a quando non troveremo un’alternativa affidabile e competitiva in termini di costi per gli imballaggi di plastica, sarà abbastanza inutile domandarsi quanto petrolio o gas finisce negli imballaggi in plastica. Ancora più inutile domandarsi se siano i petrolieri a sostenere il mercato della plastica.

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