Quando la banca mette alla porta una pornostar

Quando le banche scacciano clienti solvibili, anche se si tratta di pornostar, non è un buon segnale per tutto il sistema, che perde completamente il controllo sulle loro attività trasferite, giocoforza, nel limbo del mercato nero.

Recentemente, la Chase Bank ha chiuso i conti correnti di centinaia di pornostar.

Tra loro anche la bionda Teagan Presley, stella di “Just Over 18 #10” e più di altri 70 video porno. La banca l’ha informata che aveva chiuso il suo conto perché era nel business “per adulti”.

La perdita dei privilegi bancari per Teagan Presley è solo un esempio di una tendenza molto più ampia: il cosiddetto de-risking, cioè la decisione di una banca, o di un’altra istituzione finanziaria, di troncare i rapporti con un cliente per evitare possibili situazioni imbarazzanti o spiacevoli.

Negli Stati Uniti, nel corso degli ultimi mesi, le banche hanno chiuso decine di migliaia di conti correnti di clienti scomodi: venditori di armi, commercianti di monete, produttori di fuochi d’artificio, studenti musulmani, diplomatici di paesi del terzo mondo e stelle dell’industria pornografica come Teagan Presley.

Nel corso degli ultimi mesi, le banche hanno chiuso decine di migliaia di conti correnti di clienti scomodi

Non è troppo sorprendente l’atteggiamento delle banche americane, poiché sono costrette a regole rigorose (know your customer) e a segnalare presunte operazioni sospette ad un ufficio del Ministero del Tesoro, chiamato Financial Crimes Enforcement Network (FinCEN). Quindi, se una banca percepisce che un cliente può comportare dei rischi di multe salate o di azioni penali da parte delle autorità, è più sicuro chiudergli il conto.

Di contro, alle autorità americane non piace per nulla questa politica delle banche, perché quando le aziende o le persone non usano istituzioni finanziarie regolamentate come le banche, le transazioni diventano meno visibili. Insomma, le autorità di controllo non possono più controllare i clienti delle banche se questi vengono allontanati.

Il de-risking, naturalmente, non è limitato alle sole banche statunitensi. Infatti, decine di migliaia di banche in tutto il mondo, stanno provvedendo al de-risking, eliminando tutti i clienti che potrebbero generare problemi con le autorità. I rischi di trattare con certi clienti superano i benefici.

Questo nuovo trend delle istituzioni bancarie, scatenato dalla sempre maggiore invasività delle autorità nei confronti dei movimenti finanziari delle persone, potrebbe portare paradossalmente all’effetto opposto di ciò che i governi cercano di ottenere.

Un numero sempre maggiore di persone, scacciati loro malgrado dalle banche, dovranno trovare il modo di fare business al di fuori dei circuiti finanziari ufficiali, alimentando sempre di più il mercato nero e sfuggendo completamente ai controlli delle autorità fiscali.

Le banche di quei paesi, sempre meno numerosi, che offrono servizi finanziari offshore e garantiscono una privacy ai propri clienti, non possono che ringraziare per tutti i nuovi clienti che stanno arrivando ai loro sportelli.

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