Produzione di diamanti verso un picco, ma poi arriverà un deficit

La produzione di diamanti grezzi nel mondo raggiungerà in pochi anni un picco, ma subito dopo assisteremo ad un deficit delle forniture globali.

Entro il 2019, la produzione di diamanti grezzi raggiungerà il suo picco.

Lo confermano due recenti studi, distinti tra loro, che individuano anche un deficit di approvvigionamento a partire dal 2020. In pratica, la produzione globale di diamanti grezzi raggiungerà il suo picco in soli tre anni, prima di passare in deficit.

Secondo GlobalData, società di consulenza, la produzione aumenterà da 127 milioni di carati (2015) a 134,5 milioni di carati entro il 2020, con un tasso di crescita annuo composto del 2,1%.

La produzione aumenterà da 127 milioni di carati (2015) a 134,5 milioni di carati entro il 2020

La crescita sarà sostenuta dalle espansioni nelle miniere esistenti e dal progetto Vladimir Grib in Russia della Lukoil Oil Company, dalle miniere Diavik ed Ekati in Canada e dalla miniera di Argyle in Australia della Rio Tinto. Ma, dal 2019 in poi, la produzione inizierà a diminuire a causa della riduzione delle riserve nelle miniere di Argyle, Diavik e Ekati, che rappresentano circa il 18% della produzione mondiale del 2016.

Il deficit delle forniture atteso  nel 2020, potrebbe essere aggravata dal fatto che il 47% della produzione di diamanti nel mondo proviene da paesi politicamente instabili, come la Repubblica Democratica del Congo e, in una certa misura, la Russia. Se gli eventi politici in questi paesi dovessero andare in una direzione sfavorevole, la produzione potrebbe scendere anche sotto i livelli previsti.

Per la Bain & Company, che ha redatto l’altro studio, la produzione di diamanti grezzi aumenterà sensibilmente nel 2017, dopo anni di stabilità. Gli analisti della società prevedono un aumento della produzione globale a circa 150 milioni di carati entro il 2019, per poi diminuire nel decennio successivo con un ritmo dell’1% o del 2% all’anno.

Nell’ultimo decennio, la società che più ha più ridotto la produzione è stata la De Beers, che ha anche perso la sua leadership a favore della Alrosa.

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