La produzione globale di rame scende dell’1,3 percento

Dagli ultimi dati disponibili risulta un calo della produzione di rame in tutto il mondo, con Cile ed Indonesia in prima fila.

Secondo l’ultimo rapporto mensile dell’International Copper Study Group (ICSG), la produzione mineraria di rame è scesa dell’1,3% nel corso del primo trimestre del 2019 rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.

La produzione di concentrato di rame è diminuita dell’1%.

Produzione di concentrato di rame in discesa

Il principale produttore del mondo, il Cile, ha registrato un calo della produzione del 5% nel trimestre. Tra l’altro, lo sciopero nella miniera di Chuquicamata (della Codelco) si è concluso solo da poco tempo, con i sindacati che hanno accettato le offerte proposte dalla proprietà.

Nel frattempo, la produzione di concentrato di rame indonesiano è precipitata del 52%. Al contrario, nella Repubblica Democratica del Congo, la produzione è aumentata, ma soltanto dell’1,7%.

Così come in Perù, Australia, Cina e Mongolia, dove la produzione è aumentata, ma non a sufficienza per compensare le perdite in Cile e in Indonesia.

Cala anche la produzione di rame raffinato

Anche esaminando la produzione globale di rame raffinato, ci troviamo davanti ad una diminuzione nel corso del primo trimestre (-1,1%). La produzione primaria è diminuita dell’1,5%, mentre la produzione da rottame secondario è aumentata dello 0,7%.

In Cile, il rallentamento della produzione di raffinato è considerevole: -32%. A questo risultato hanno contribuito le chiusure temporanee di alcuni smelter per l’adeguamento alle nuove normative ambientali. Anche in India il calo produttivo non è stato da meno (-45%), con la fonderia Tuticorin di Vedanta che rimane chiusa.

Stesso musica anche in Germania, Giappone, Perù e Stati Uniti, tutti paesi dove la produzione di rame raffinato è calata.

Sul fronte della domanda, l’andamento è invece di segno opposto. L’utilizzo di rame raffinato è aumentato dello 0,8% nel primo trimestre, stimolato in parte da un aumento del 4% da parte della Cina. Al contrario, l’utilizzo al di fuori dei confini cinesi è sceso del 2%.

In termini di prezzi medi per quest’anno, fino a maggio il rame ha registrato 6.221,50 dollari per tonnellata, in calo del 4,6% rispetto alla media annuale del 2018.

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