Primi segnali di calo della domanda di alluminio e Alcoa affonda in borsa

I titoli azionari di Alcoa crollano sui timori che la domanda dei consumatori di alluminio possa incrinarsi per la crisi alle catene di approvvigionamento.

Dall’Alcoa, il gigante americano dell’alluminio, arrivano segnali negativi.

I titoli azionari della società sono scesi fino all’11% alla borsa di New York, dopo l’annuncio che le vendite sono crollate a causa delle interruzioni prolungate della catena di approvvigionamento che hanno penalizzato le spedizioni. Adesso, gli analisti stanno cominciando a preoccuparsi che la domanda di alluminio da parte dei clienti possa incrinarsi.

Aspettando la disponibilità di navi e vagoni

Alcoa ha registrato vendite per 3,29 miliardi di dollari nel primo trimestre, al di sotto delle stime di Bloomberg che le collocavano ad una media di 3,42 miliardi di dollari. Quello che non è stato venduto è rimasto nei magazzini, in attesa di vagoni ferroviari e navi disponibili, specialmente in Nord America.

Anche l’amministratore delegato di Alcoa, Roy Harvey, ha espresso preoccupazioni per la crisi della catena di approvvigionamento, esacerbata dal conflitto in Ucraina. Inoltre, le incertezze provocate dall’aumento dell’inflazione, dalla guerra e dal recente rallentamento della Cina (causa COVID-19) potrebbero attaccare il mercato globale dell’alluminio, erodendo la domanda. Secondo Alcoa, la domanda di alluminio è aumentata quest’anno di circa il 2%, in calo rispetto alle previsioni che la davano tra il 2 e il 3 percento.

Sta cominciando a cambiare l’aria sul mercato dell’alluminio?

Secondo Bloomberg Intelligence, la domanda in Cina potrebbe aumentare solo dell’1% quest’anno, ben al di sotto della crescita del 5,1% dello scorso anno.

Ma segnali che qualcosa stia per cambiare sul mercato dell’alluminio arrivano anche da Credit Suisse Group AG che ritiene che i prezzi dell’alluminio siano vicini ai massimi. Inoltre, prevede che il saldo tra domanda e offerta si normalizzerà nella seconda metà del 2022, senza però dimenticare che gli attuali eventi geopolitici forniscono un supporto duraturo e solido per i prezzi dell’alluminio.

Insomma, i prezzi non crolleranno ma potrebbero presto trovare un tetto oltre il quale non andare.

METALLIRARI.COM © SOME RIGHTS RESERVED