Nelle ultime due settimane, i prezzi del rame al London Metal Exchange (LME) sono rimbalzati e hanno toccato il massimo degli ultimi 7 mesi: 9.250 dollari per tonnellata. Tuttavia, l’altra borsa di riferimento mondiale per i prezzi del rame, quella di Shanghai (SHFE), ha registrato una salita dei prezzi molto più lenta, con differenze che hanno toccato i 1.400 yuan per tonnellata (più di 200 dollari).
Evidentemente la borsa metalli di Londra sta sovra-performando quella di Shanghai. Ma quali sono i motivi dietro a questa anomalia di mercato?
Un forte calo di nuovi ordini in Cina
I casi di Covid-19 in Cina sono aumentati dopo il termine della politica zero-Covid a partire dalla seconda metà di dicembre. Questo ha messo a dura prova tutto il settore del rame, con un forte calo dei nuovi ordini. Alcune piccole e medie imprese di trasformazione sono state costrette a chiudere per problemi di flusso di cassa. Alcune grandi imprese, con una maggior resilienza finanziaria, hanno comunque dovuto tagliare la produzione prima delle festività del capodanno cinese, mentre gli ordini di vendita crollavano e le scorte di prodotti finiti continuavano a crescere.
Non troppo sorprendentemente, a gennaio, il PMI (Purchasing Managers’ Index) dei consumatori finali di rame è crollato. Il tasso operativo degli impianti di semilavorati a gennaio è stato del 48,47%, in calo di 17,06 punti percentuali su base mensile e di 13,46 punti percentuali su base annua. Secondo Shanghai Metals Market (SMM), l’intera catena dell’industria cinese del rame ha chiuso per ferie da 4 a 6 giorni prima rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Le scorte cinesi di rame stanno aumentando
Naturalmente, il rapido calo della domanda a valle si tradurrà in un forte aumento delle scorte di rame. I contratti del rame quotati al SHFE sono passati dalla backwardation al contango. Le scorte di rame LME e COMEX stanno muovendosi in direzione opposta rispetto a quelle SHFE. Le scorte di metallo nel resto del mondo calano e in Cina salgono.
Paradossalmente, i traders internazionali stanno scommettendo proprio su uno sviluppo favorevole del mercato in Cina e stanno comprando rame LME sulle aspettative di una domanda cinese più forte, grazie anche alla politiche governative che dovrebbero aiutare l’economia. Al contrario, molti operatori cinesi pensano che, almeno nel breve termine, la domanda interna non vedrà miglioramenti significativi.
Queste condizioni fanno pensare che i prezzi del rame SHFE continueranno a fare peggio rispetto a quelli di Londra. E, soprattutto, danno una visione meno brillante sulle prospettive globali dei prezzi del rame per i prossimi mesi. Quasi a dire che la Cina ci sta avvertendo di non essere troppo ottimisti sul futuro prossimo del metallo rosso.
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