I prezzi del rame continuano a salire mentre l’offerta cala

Dopo la breve pausa di gennaio, i prezzi del rame hanno ripreso a correre, spinti da numerosi fattori e da un’offerta che non tiene il passo con la domanda.

Il prezzo del rame ha ripreso a salire questo mese dopo la breve pausa di gennaio.

Nel frattempo, dal lato dell’offerta, sembra che ci siano dei problemi. La forte domanda dalla Cina, la mancanza di nuovi investimenti nelle miniere e l’ottimismo per l’uso del rame nelle energie rinnovabili, sono tutti fattori che stanno alimentando la corsa rialzista.

Anche se gli analisti dicono che nel breve termine i prezzi potrebbero ridimensionarsi, tutto il mercato è ottimista e c’è molto entusiasmo per i prezzi che continuano a correre.

Certamente, per i consumatori di rame è difficile comprare fissando i prezzi ai livelli attuali, soprattutto se si tratta di definire gli acquisti per tutto l’anno.

Produzione mineraria globale di rame in calo dello 0,2%

Come se non bastasse l’accelerazione della domanda, anche sul fronte dell’offerta manca metallo, facendo crescere la tensione sui prezzi. Secondo gli ultimi dati dell’International Copper Study Group (ICSG), la produzione globale delle miniere di rame è diminuita dello 0,2% anno su anno durante i primi 11 mesi del 2020. Un calo che ad aprile e maggio dello scorso anno aveva raggiunto un livello davvero preoccupante: -3,5%.

Inoltre, il mercato globale del rame ha registrato un deficit di 590.000 tonnellate.

Il secondo più grande produttore di rame, il Perù, si è ripreso dall’impatto negativo del COVID-19 soltanto all’inizio del 2021. Nel frattempo, il principale produttore cileno ha registrato un calo della produzione da luglio a novembre. Per fortuna, la produzione nei primi 11 mesi dell’anno è stata pari a quella dei primi 11 mesi del 2019.

Dall’altra parte del mondo, la produzione indonesiana è aumentata del 36%. Anche la produzione nella Repubblica Democratica del Congo e Panama è aumentata.

E i prezzi si impennano

Di fatto, tutto ciò considerato, il mercato continua a comprare e, dopo un gennaio con prezzi stabili, durante le ultime settimane le quotazioni sono risalite.

Come riporta l’ICSG, il prezzo medio cash al London Metal Exchange (LME) per gennaio è stato di 7.970,50 per tonnellata, con un aumento del 9,8% rispetto alla media di dicembre 2020. Ad oggi (24 febbraio), il rame cash LME quota 9.286 dollari per tonnellata.

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