I prezzi delle materie prime sono ancora bassi. Pronto un salto del +40%

Le materie prime sono salite a livelli record dopo l’invasione russa dell’Ucraina. Tuttavia, potrebbe presto esserci un altro rally dei prezzi dovuto alla riallocazione dei portafogli degli investitori internazionali.

Nonostante i forti rialzi delle materie prime, gli investitori non hanno ancora spostato molto denaro su questo asset, come invece potrebbero fare.

Quando ciò avverrà, soprattutto sulla spinta dell’inflazione, le materie prime potrebbero aumentare fino al 40%. Per quanto a qualcuno possa sembrare uno scenario quasi incredibile, considerando quanto in alto siano già cresciuti i prezzi, l’autore di questa previsione è niente di meno che JPMorgan Chase & Co.

Se gli investitori sovrapeseranno le materie prime, i prezzi cresceranno fino al 40%

Gli strateghi della potente banca d’investimento americana sottolineano come gli investimenti in materie prime siano al di sopra delle medie storiche, ma non in misura sovraponderata. Ci sono molte probabilità che gli investitori decidano di aumentare il peso delle commodities nei loro portafogli, generando un’ulteriore forte crescita dei prezzi.

L’inflazione che comincia a galoppare sia in Europa che negli Stati Uniti, ha spinto la Federal Reserve americana ad un brusco cambio della politica monetaria. Di conseguenza, gli investitori stanno riconsiderando la composizione delle proprie attività tra azioni, obbligazioni e materie prime.

Secondo JPMorgan, se le materie prime saliranno oltre l’1% del totale delle attività finanziarie a livello globale, cosa del tutto plausibile per contrastare gli effetti dell’inflazione, i prezzi delle commodities verrebbero spinti in alto di un ulteriore 30 o 40 percento.

Cosa c’è dietro l’angolo? Un altro boom dei prezzi…

Anche se agli acquirenti di materie prime fisiche può sembrare insostenibile che si arrivi ad aumenti tanto forti, gli investitori ragionano diversamente e seguono una logica puramente finanziaria: finché c’è lo spazio per un potenziale profitto, continuano a comprare. Inoltre, va considerato che quando si parla di investitori ci si riferisce soprattutto a fondi di investimento, fondi sovrani e anche investitori istituzionali. Tutte organizzazioni con enormi masse di denaro a disposizione che, soprattutto in alcuni mercati delle materie prime relativamente poco capitalizzati, come per esempio quelli dei metalli, potrebbero causare uno sconquasso.

Chi pensava di aver visto di tutto sul mercato dei metalli dopo l’invasione russa dell’Ucraina, potrebbe presto ricredersi… c’é un altro boom dei prezzi dietro l’angolo!

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