I premi delle billette di alluminio ribasseranno, pur restando a livelli elevati

Il calo della domanda sul mercato porterà inevitabilmente ad un calo significativo degli attuali premi delle billette di alluminio.

Sta diventando sempre più chiaro a tutti che per capire il mercato dell’alluminio fisico sono più importanti i premi che le quotazioni del London Metal Exchange (LME). Ciò è vero per l’alluminio primario in pani, ma anche per le billette.

I premi delle billette erano crollati in Europa durante i lockdown per il COVID-19, che avevano cancellato la domanda di metallo. Contemporaneamente, l’offerta andava diminuendo tanto che, quando c’è stata la ripresa della domanda trainata dal settore edile e manifatturiero, i premi sono schizzati verso l’alto. Nel 2021 sono stati toccati livelli record grazie al fatto che la domanda superava abbondantemente l’offerta.

Quando i premi sono quintuplicati

Una situazione straordinaria che nel 2021, secondo Argus Media, ha fatto quasi quintuplicare i premi delle billette da estrusione 6063 in Italia, passando da circa 330 dollari per tonnellata a 1.500 dollari per tonnellata in alcuni casi. In Germania l’aumento non è stato di troppo inferiore. A gennaio di quest’anno, poi, i premi sono volati addirittura a 1.575 dollari, per poi registrare una leggera discesa nelle ultime settimane. Ad oggi, siamo arrivati a 1.400-1.450 dollari per tonnellata.

Tuttavia, i volumi sul mercato spot sono stati molto contenuti a dimostrazione che il mercato si sta ritirando. Le preoccupazioni circa le prospettive economiche globali continuano a crescere, con un conseguente calo di domanda. Nel settore dell’edilizia i costi troppo alti dell’energia e dei materiali (billette per esempio) stanno creando ritardi o addirittura l’annullamento di interi progetti.

Male la domanda, male l’offerta

La domanda va male, ma anche l’offerta va male. Perciò, non è chiaro chi farà peggio ed esiste una grande incertezza sulla direzione dei premi. In Europa l’offerta di alluminio rimane limitata e si presume ci saranno altre riduzione della capacità produttiva a causa degli alti prezzi dell’energia. Al di fuori dell’Europa, i venditori hanno aumentato le spedizioni di billette (India per esempio) attirati dagli alti livelli dei premi europei.

Ma i premi scenderanno

Anche i secondaristi si trovano schiacciati dai costi dell’energia, oltre che dalla diminuzione della disponibilità di rottami, visto che molte aziende manifatturiere hanno lavorato poco nel corso degli ultimi due anni, producendo pochi scarti.

Per chi si domanda cosa c’è adesso dietro all’angolo per i premi delle billette, va subito detto che gli analisti sono ribassisti. I premi delle billette in Europa scenderanno rispetto ai livelli odierni, anche se non arriveranno comunque ai livelli pre-pandemici. Probabilmente, si adageranno su un pavimento di circa 1.000 dollari per tonnellata. Una cifra molto alta se paragonata al vecchio mercato, ma molto al di sotto dei quasi 1.500 dollari di oggi.

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