Il più grande impianto di riciclo batterie d’Europa sarà a Portovesme

Glencore ha un progetto per la vecchia raffineria di piombo di Portovesme: trasformarla nel più grande impianto di riciclo di batterie di tutta Europa.

In Italia, in Sardegna per l’esattezza, potrebbe nascere il più grande impianto di riciclo di batterie di tutta Europa.

È il gigante delle materie prime Glencore che, insieme alla canadese Li-Cycle Holdings, ha deciso di convertire la vecchia raffineria di piombo di Portovesme in un impianto che permetterà il riutilizzo di costosi metalli chiave come cobalto, litio e nichel. Il nuovo impianto, che potrebbe essere messo in servizio entro la fine del 2026 o l’inizio del 2027, avrà una capacità di lavorazione compresa tra 50.000 e 70.000 tonnellate all’anno di massa nera (è il prodotto di scarto pretrattato).

Glencore vuole il controllo delle materie prime critiche

Per Glencore è una mossa per aumentare il suo controllo sulla fornitura di materie prime critiche, indispensabili alle case automobilistiche.

La multinazionale svizzera è entrata pesantemente nel settore del riciclo. Alla fine di gennaio, l’azienda ha stretto un’alleanza con la società marocchina Managem per produrre cobalto da materiali di batterie riciclate in uno stabilimento vicino a Marrakech. Poche settimane dopo, Glencore ha annunciato che avrebbe ampliato il suo stabilimento Britannia Refined Metals nel sud dell’Inghilterra, uno dei principali riutilizzatori di batterie al piombo. Inoltre, è diventata partner strategico di Britishvolt per costruire un impianto di riciclaggio di batterie agli ioni di litio nel Regno Unito.

Grandi aspettative sul riciclo di batterie

Glencore si aspetta una crescita esponenziale della sua attività di riciclo di batterie, visto che i grandi produttori di automobili lanceranno centinaia di nuovi modelli di veicoli elettrici nei prossimi anni come risposta alle pressioni delle autorità governative che continuano a inasprire le restrizioni sulle emissioni di gas serra.

Tornando all‘Italia, al momento non è ancora noto quale sia l’investimento necessario per realizzare l’impianto. Tuttavia, è già abbastanza chiaro che Portovesme darà significativi vantaggi sia a Li-Cycle che a Glencore. Infatti, le due società si ritroveranno con un impianto di post-trattamento in Europa senza l’impiego di grossi capitali visto che le infrastrutture e le attrezzature già esistono, oltre ad una forza lavoro qualificata già presente nell’area.

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