Tanto paga Pantalone! Il vizietto italiano e la Popolare di Bari

Tra le tante disfunzionalità del sistema economico italiano, la socializzazione delle perdite e la spartizione tra privati degli utili è quella che dovrebbe fare arrabbiare sul serio tutti i contribuenti.

Se il crack della Banca Popolare di Bari e il suo salvataggio da parte dello stato fosse avvenuto in un altro paese europeo, sarebbe considerato un caso vergognoso ma eccezionale.

Ma in Italia non è così. Vicende del genere non stupiscono quasi nessuno, visto i numerosi casi di cattiva gestione a cui assistiamo da anni e che vanno a gravare ingiustamente sulla collettività. Un vizietto che, nel caso delle banche, risale ai tempi della Banca Privata Italiana di Michele Sindona, che fece uccidere il commissario liquidatore Giorgio Ambrosoli. Quest’ultimo disse cose profetiche avvisando che il vero problema non era Sindona, ma i banchieri farabutti che avrebbero seguito il suo esempio.

900 milioni dalle nostre tasche per ripianare il buco di banchieri irresponsabili

I 900 milioni di euro che il governo regala alla Banca Popolare di Bari per tappare tutti i suoi buchi è solo l’ultimo atto di una lunga commedia dove banchieri irresponsabili hanno elargito denaro agli “amici degli amici“, senza adeguate garanzie e senza valutare il merito del credito.

Adesso, assistiamo alla socializzazione delle perdite dopo che in passato i privati si sono spartiti gli utili. In Italia, l’intreccio patologico tra aziende e istituzioni a livello locale finisce sempre così…

L’intervento dello stato in soccorso di imprese in crisi ha di solito effetti negativi, per non parlare dei costi ingiustificati per tutti i contribuenti. Ma il paternalismo dei nostri politici (oltre alle connivenze a livello locale), che antepone il salvataggio di alcuni risparmiatori agli interessi generali, prevale sempre favorendo comportamenti opportunistici da parte dei risparmiatori. Risparmiatori che hanno assunto dei rischi, remunerati da rendimenti elevati, e che pretendono che sia la collettività a pagare per i rischi che hanno preso.

Lo stato non dovrebbe intervenire, ma solo applicare le regole esistenti

Tutto questo per evitare di adeguarsi alle regole europee del bail-in, che prevedono il coinvolgimento di azionisti, obbligazionisti e correntisti sopra i 100mila euro. Ma in Italia le regole valgono solo per gli altri

E pensare che le regole del bail-in sono state disegnate per proteggere il contribuente, evitandogli di essere sempre chiamato in causa per salvataggi impossibili.

Tuttavia, prima o poi, gli italiani si accorgeranno che far pagare sempre il conto a Pantalone è una pessima idea. Infatti, Pantalone siamo tutti noi e saremo chiamati a rispondere in solido con il nostro patrimonio personale, piccolo o grande che sia. E casi come quello della Banca Popolare di Bari (ma anche come quello di Alitalia, di Ilva, etc. etc.) contribuiscono ad avvicinare questo drammatico ma inevitabile momento.

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