Nuove tecnologie al magnesio per le automobili del futuro

Più leggero, più forte e più resistente, è quello che promette il magnesio, uno dei cosiddetti metalli minori. L’industria automobilistica, in particolare, non vede l’ora di approfittare delle proprietà di questo metallo. Mentre i governi di tutto il mondo stanno stabilendo obiettivi sempre più severi sulle emissioni dei gas-serra, la domanda di una maggiore efficienza energetica nei veicoli aumenterà e con essa salirà la richiesta di magnesio.

General Motors ha già scommesso che il magnesio sarà il materiale delle proprie auto per il futuro. Il mese scorso, il suo centro di ricerca cinese Advanced Technical Center (ATC), ha riferito di aver completato un particolare di magnesio pressofuso, che la GM ha descritto come una “pietra miliare nella ricerca di materiali leggeri per il settore automobilistico”. Il prototipo, un braccio metallico, è il 30% più leggero rispetto allo stesso realizzato in alluminio; riuscire ad ottenere componenti più leggeri per i telai delle vetture, può portare ad un miglioramento del 7% nel risparmio di carburante per ogni riduzione di 150 kg di peso. Per esempio, un’autovettura costruita con materiali tradizionali del peso di 2.000 kg, se venisse alleggerita del 30% del suo peso, consumerebbe circa il 28% in meno di carburante.

“Il successo di essere riusciti a produrre un nuovo componente con leghe al magnesio, è un importante passo avanti per l’ATC nella ricerca di nuovi materiali. Soddisfare le esigenze dei nostri clienti attraverso nuove conquiste tecnologiche, è importante per la crescita di General Motors in Cina e di tutta l’industria automobilistica cinese”, ha dichiarato John Du, direttore dello  Science Lab di GM in Cina. Il centro di ricerca è operativo dallo scorso settembre, e si concentra sullo sviluppo di materiali leggeri e sulle batterie che sono alla base dello sviluppo di veicoli elettrici avanzati.

Mentre la Cina domina il mercato del magnesio mondiale, l’entusiasmo verso l’impiego di questo metallo è particolarmente forte in Europa, dove è visto come un modo per affrontare la sfida di ridurre drasticamente le emissioni dei gas-serra. L’Unione Europea ha deciso che le emissioni di biossido di carbonio siano ridotte a 130 grammi per chilometro, entro il 2015, per tutte le autovetture nuove. Nel 2010 la media del tasso di emissione di biossido di carbonio è di 140,3 grammi per chilometro. All’inizio di quest’anno, l’Agenzia Europea per l’Ambiente (AEA) ha dichiarato che verranno imposte delle multe, chiamate indennità per le emissioni in eccesso, che verranno calcolate su una scala progressiva per ogni grammo di anidride carbonica sopra il limite consentito, moltiplicato per il numero di vetture vendute.

Toyota non solo rispetterà le norme nel 2012, ma è anche a solo un grammo per chilometro per il rispetto del limite posto per il 2015.  Altri produttori, tra cui Daimler e Nissan, dovranno ridurre le emissioni medie di oltre 14 grammi di anidride carbonica per chilometro nei prossimi cinque anni.

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