Materie prime in discesa

Nonostante la Cina abbia tagliato i tassi di interesse, le materie primesono state investite da un’ondata di vendite. Gli investitori sembrano più preoccupati dell’effetto Europa sulla crescita globale piuttosto che speranzosi sull’atteso sostegno da parte della Federal Reserve americana, all’ancor fragile economia. Il taglio dei tassi d’interesse da parte di Pechino, rafforzerà la domanda a livello mondiale, soprattutto perchè la Cina è il più grande consumatore di rame del mondo. La crescita della produzione dovrebbe portare ad una maggiore domanda anche di energia.

Nel breve termine, prevale la prudenza soprattutto per quanto sta accadendo in Europa, con la Spagna appena declassata da Fitch a BBB e con il paese in lotta con una persistente recessione. Tuttavia alcuni analisti sperano in un’azione coordinata da parte delle principali governi mondiali, che si ritroveranno al G20 in Messico il 18 giugno. Anche la decisione cinese di tagliare i tassi di riferimento dello 0,25%, prima volta dal 2008, dovrebbe essere di buon auspicio per le materie prime.

Il petrolio continua a scendere, sulle preoccupazioni di un calo della domanda di energia in tutto il mondo. L’OPEC sta pensando ad un taglio della produzione. Gli investitori sul rame sono invece un pò più fiduciosi: se le esportazioni cinesi di metallo rosso cominceranno a diminuire, i prezzi si riprenderanno. Sull’oro il sentimento diffuso è di prudente attesa, con un’aspettativa su di una ripresa della domanda da parte dei mercati emergenti.

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