Lezione di investimento: il principe saudita scommette sulla Russia

Tra febbraio e marzo, la Kingdom Holding, di proprietà del principe saudita Al-Waleed bin Talal, ha investito più di mezzo miliardo di dollari in società energetiche russe.

Gli investitori di tutto il mondo pendono dalle labbra di figure carismatiche e celebri come Warren Buffet o come Elon Musk per trarre ispirazione e insegnamenti su come investire con successo. Ma non ci sono soltanto guru americani dell’investimento, anche gli arabi hanno qualcosa da insegnare…

Più di mezzo miliardo di dollari in società energetiche russe

Se andiamo a vedere l’ultima scommessa del principe saudita Al-Waleed bin Talal, scopriamo che c’è molto da imparare anche dai miliardari arabi. Come lui stesso ha dichiarato a metà agosto, tramite il suo account di Twitter, a inizio anno la sua società Kingdom Holding ha investito più di mezzo miliardo di dollari in società energetiche russe.

Il principe saudita ha iniziato ad acquisire assets russi due giorni prima che le truppe di Mosca entrassero in Ucraina e ha continuato a comprare fino al 22 marzo. A quella data l’Occidente aveva già imposto le sue sanzione nei confronti del settore finanziario ed energetico russo.

Mentre il mondo occidentale vendeva, il principe saudita comprava

Ma proprio durante questo periodo, la Kingdom Holding ha acquistato azioni di Gazprom per 363 milioni di dollari, di Rosneft per 52 milioni di dollari e di Lukoil per 110 milioni di dollari. La cosa sorprendente è che questi investimenti sono avvenuti mentre i titoli delle società russe crollavano nelle borse di tutto il mondo (la borsa di Mosca era addirittura stata chiusa). Mentre tutto il mondo occidentale vendeva, il principe saudita comprava.

Al-Waleed bin Talal, membro della famiglia reale e principe ereditario, è un investitore esperto. La sua Kingdom Holding possiede grandi partecipazioni in Telefonica (Spagna), Uber (Stati Uniti), Total Energies (Francia), Alibaba (Cina) e altre ancora.

Nessuno conosce cosa lo abbia spinto a investire in azioni di società russe in un momento senza precedenti per i mercati finanziari russi. Un simile investimento, sullo sfondo degli investitori in fuga dai beni russi, sembra quantomeno insolito.

I grandi investitori danno per scontato la normalizzazione delle relazioni con la Russia?

Tuttavia, gli esperti del settore degli investimenti sanno bene che operazioni di questo tipo richiedono molto tempo per essere preparate. Infatti, prima di comprare assets così importanti, gli analisti devono costruire la struttura ottimale del portafoglio di investimento. Poiché i primi acquisti sono iniziati il ​​22 febbraio, c’è da presumere che i lavori preparatori siano iniziati già nel 2021. È possibile che il principe saudita abbia semplicemente seguito la strategia di investimento pianificata in precedenza, nonostante l’inizio della guerra in Ucraina.

Quasi certamente, chi gestisce enormi flussi finanziari ne sa più di tutti noi.

Esiste però anche un’altra ipotesi a riguardo, che potrebbe essere una lezione interessante anche per i piccoli investitori e per gli operatori economici per decifrare il futuro. Il successo dei big investors non è dovuto alle informazioni che i comuni mortali non hanno, ma alle loro decisioni e azioni che determinano il panorama dell’economia mondiale. Se così fosse, ne conseguirebbe che la normalizzazione delle relazioni con la Russia venga data per scontata.

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