Dopo mesi di boom, i prezzi dei rottami di alluminio si sono sgonfiati. E con essi sono scesi anche quelli delle leghe di alluminio.
Capricci della borsa dei metalli o contraccolpi della speculazione? Niente di tutto questo o, almeno in gran parte, si tratta di un effetto provocato dai problemi che stanno affliggendo il settore chiave per le leghe di alluminio e cioè quello automobilistico, ormai da tempo bloccato e ben al di sotto della piena capacità produttiva.
Produzione di auto inferiore a quanto programmato
Il settore delle leghe di alluminio, almeno in Europa, significa industria automobilistica. La carenza di semiconduttori risalente all’inizio della pandemia di COVID-19, insieme alla carenza dei cavi elettrici prodotti in Ucraina, ha messo in croce i produttori di automobile.
Secondo ACEA, l’associazione europea dell’industria automobilistica, la carenza globale di chip farà sì che le case automobilistiche in Europa non riusciranno a produrre nel 2022 quanto previsto. Ma la mancanza di cavi porterà ad un ulteriore peggioramento per quei produttori che si sono affidati ai componenti ucraini.
A marzo di quest’anno, le nuove immatricolazioni di autovetture nell’Unione Europea sono diminuite del 20,5% rispetto all’anno precedente, proprio a causa delle interruzioni degli approvvigionamenti. In Italia la produzione è scesa del 29,7% e in Germania del 17,5%.
Arrivano gli acquirenti cinesi, ma non bastano a sostenere i prezzi
Le conseguenze per chi produce leghe e per chi commercia rottami impiegati nelle leghe sono ovviamente negative. I prezzi scendono, nonostante arrivino richieste di metallo da parte di acquirenti cinesi. che sono prossimi a riprendersi dai lockdown pandemici.
Secondo Argus, la lega DIN226 è scesa del 17,67% dal 24 marzo, raggiungendo circa 2.400 euro per tonnellata. Anche il contratto a tre mesi del London Metal Exchange (LME) ha perso più di un quarto del suo valore. I prezzi dei rottami (cerchioni) sono diminuiti del 18%, attestandosi nell’intorno dei 2.350 euro a tonnellata.
Gli ultimi due mesi sono stati decisamente disastrosi per i prezzi delle leghe e dei rottami (soprattutto secondari) di alluminio. Purtroppo, anche le prospettive non sembrano buone visto che il trend intrapreso dai prezzi potrebbe non cambiare tanto presto, certamente non prima che il mercato automobilistico europeo si sia ripreso dai problemi delle sue catene di approvvigionamento.
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