Il 2015 per l’alluminio si prospetta un’anno positivo, grazie ad un deficit delle forniture che dovrebbe tradursi in un aumento dei prezzi.
Già nel 2014 i premi sono più che raddoppiati negli Stati Uniti, in gran parte a causa della crescente domanda da parte dell’industria automobilistica.
Nel mondo, ad esclusione della Cina, l’alluminio continuerà a scarseggiare a causa della riduzione della produzione e della forte domanda in Sud America e Nord America, con premi a livelli record per il secondo trimestre del 2015.
Il gruppo australiano Macquarie ha previsto che in tutto il mondo, escludendo la Cina, il deficit di alluminio raggiungerà 1,75 milioni di tonnellate durante l’anno che sta iniziando.
Al di fuori della Cina, i produttori di alluminio hanno ridotto le loro produzioni quando, nel 2012, i prezzi hanno raggiunto livelli molto bassi.
Tuttavia, secondo Reuters, non vi è alcuna ragione per cui la produzione di alluminio possa contrarsi ulteriormente nel prossimo anno. Al contrario, esiste la possibilità di un forte aumento della produzione che si verificherà quando le aziende riavvieranno le fonderie che sono state chiuse dal 2012.
Una di queste è la fonderia olandese Dutch Aldel, di proprietà del Gruppo Klesch, che prevede il riavvio all’inizio del prossimo anno con una capacità di 100.000 tonnellate annue.
Anche se la produzione di alluminio aumenterà nel 2015, non sarà ancora sufficiente per soddisfare la domanda. Di conseguenza, il prezzo del metallo è previsto in aumento. Per esempio, lo Shanghai Metals Market prevede una fascia di prezzo tra i 1.850 dollari e i 2.150 dollari a tonnellata nel corso dell’anno.
Insomma, nel complesso, le previsioni per l’alluminio nel 2015 sono sostanzialmente positive, sia per i prezzi che per la produzione.