Difficile non rimanere inizialmente sorpresi da quali siano i lavoratori europei più stacanovisti, soprattutto perché è luogo comune che nei paesi del Sud Europa si lavori poco.
Ma la realtà delle statistiche fotografa una situazione molto diversa dagli stereotipi, almeno per quanto riguarda le ore lavorate (discorso assai diverso se parliamo di produttività). È la Grecia che detiene il primato delle ore lavorate, con una media settimanale di 42 ore per lavoratore, ben al di sopra della media dei paesi UE presi in esame, che è di 37,2 ore.
Sopra la media UE troviamo anche Portogallo, Spagna e Francia.
La settimana lavorativa più breve? Quella dei Paesi Bassi che con 30 ore finisce ben 12 ore prima della settimana lavorativa dei greci. Nei Paesi Bassi, più della metà di tutti i lavoratori sono in part-time, contro una media del 20% della popolazione attiva nell’Unione Europea.
La classifica completa, secondo i dati raccolti dall’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) nel 2013, dei paesi europei dove la settimana lavorativa è più lunga è la seguente.
Curiosamente, le lotte sindacali in Francia sono arrivate a conquistare la settimana lavorativa breve, cioè una settimana obbligatoria, da un punto di vista giuridico, di sole 35 ore. Tuttavia, i lavoratori francesi sono andati oltre, raggiungendo le 37,5 ore settimanali di media.