La zecca americana ha sospeso la vendita di monete d’argento

Vendite record di monete d’argento negli Stati Uniti durante il mese di gennaio, indice di un eccezionale interesse verso i beni rifugio.

Da qualche giorno correva voce che la vendita di monete d’argento americane era prossima alla sospensione.

Molti non hanno dato peso al pettegolezzo, ma quando la notizia è arrivata ufficialmente, gli operatori sono rimasti sorpresi. La zecca degli Stati Uniti ha venduto così tante monete d’argento durante il mese di gennaio, le Gold Eagle, che è stata costretta a sospendere le vendite, in attesa di poter ricostituire le proprie scorte.

Secondo il Wall Street Journal, già a metà gennaio, la zecca americana aveva registrato vendite per circa sei milioni di monete d’argento da un oncia. L’evento è indice di un forte interesse degli investitori per i cosiddetti beni rifugio.

Durante gli ultimi giorni le quotazioni del metallo bianco sono salite fino ai massimi del mese e si sono assestate a 32,20 dollari per oncia.

Qualcuno osserva che l’accaduto potrebbe anche indicare una domanda stagionale e che quindi non reggerebbe nel tempo. Era già successo nel 2011 e nel 2012 che la zecca americana vendesse, in tutto il mese di gennaio, più di 6 milioni di pezzi di monete d’argento. E nei mesi successivi le vendite erano poi diminuite, mai raggiungendo nel corso dell’anno i livelli di gennaio.

Anche durante il mese di novembre 2012, quando negli Stati Uniti si sono tenute le elezioni presidenziali, le vendite di monete d’argento avevano toccato livelli del tutto eccezionali.

Secondo UBS, è importante mantenere l’attenzione sulle vendite di monete d’argento negli Stati Uniti nel corso dei mesi a venire, per vedere se i volumi rimarranno elevati.

Potrebbe essere il primo segnale che la resa dei conti si avvicina per il gigantesco debito pubblico degli Stati Uniti.

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