Quando la crisi economica avanza e l’inflazione morde, anche i piccoli risparmiatori corrono verso l’oro. Tuttavia, quando però i risparmiatori sono piccolissimi l’unica opzione per avere un bene fisico e prezioso è quella di comprare argento.
Un paese in grave crisi economica
Proprio come sta accadendo in Egitto, un paese in piena crisi economica, con un’inflazione superiore al 30% e con la banca centrale che ha consentito alla valuta locale di indebolirsi del 50% rispetto al dollaro. Coloro che potevano hanno comprato valuta estera o proprietà di valore per difendersi. Ma il tasso sul mercato nero per comprare dollari è salito fino a 71 sterline egiziane il mese scorso, contro un tasso ufficiale di 30,85, prima di scendere sotto le 60 sterline negli ultimi giorni sulle speranze di maggiori finanziamenti da parte del Fondo Monetario Internazionale (FMI).
In queste condizioni, secondo i venditori egiziani di metalli preziosi, l’argento è diventato il nuovo oro.
L’oro dei poveri
Come riporta Reuters, anziché i tradizionali gioielli d’oro che venivano regalati alle donne egiziane in occasioni del loro fidanzamento, molti preferiscono sostituirli con l’argento, prezioso ma molto più economico dell’oro, la cui impennata di prezzo ha tagliato fuori i ceti più deboli dalla possibilità di acquistarlo.
Secondo l’ultimo report annuale del World Gold Council, la domanda di monete e lingotti d’oro è aumentata di quasi il 58% dal 2022 al 2023. E in un paese in cui si stima che circa il 60% dei 105 milioni di abitanti sia al di sotto o vicino alla soglia di povertà, pochi possono permettersi di investire in beni preziosi come l’oro o come gli immobili di fascia alta, le cui vendite sono in forte espansione.
Il prezzo di un grammo d’argento è più che raddoppiato in un anno ma, attestandosi a circa 47 sterline egiziane, rimane comunque molto più economico dell’oro.
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