La storia di Zara, un impero nato dal nulla

Come Zara è diventato il più grande rivenditore di moda del mondo e come il suo fondatore, diventato il secondo uomo più ricco del mondo, non sia cambiato molto dalle origini.

Chi non conosce Zara, la catena di abbigliamento che ha invaso tutte le più importanti città italiane e del mondo?

Zara è il marchio di punta del gruppo spagnolo Inditex, facente capo ad Amancio Ortega, il suo lungimirante fondatore di umili origini, diventato il secondo uomo più ricco del mondo secondo le ultime rilevazioni della rivista Forbes.

Il settore in cui opera, quello dell’abbigliamento, è sempre stato un settore difficile per chi vuole tenere sempre il passo con l’ultima moda. Infatti, sono pochissimi i marchi che sono riusciti a farlo.

Zara è uno di questi, oltre ad offrire un’alta qualità a prezzi accessibili. Tutti elementi che ne hanno decretato il successo su scala globale.

Un marchio “devastante”

Oggi Zara conta circa 7.000 negozi in 88 paesi di tutto il mondo, con un fatturato maggiore di 20 miliardi di dollari, oltre 150.000 dipendenti e la proprietà dei marchi Pull&Bear, Massimo Dutti, Bershka, Stradivarius, Oysho, Zara HomeUterqüe. Secondo il direttore di Louis Vuitton Zara è il più innovativo e devastante marchio al mondo“.

Ma per quanto possa sembrare una favola, questo impero comincia con una piccola bottega e, più tardi, con un piccolo negozio di nome Zorba, situato a La Coruna, in Spagna. Era l’anno 1963. Negli anni seguenti, l’azienda sia è espansa progressivamente in tutta la Spagna e, successivamente, in Portogallo.

La visione del mercato di Amancio Ortega si è rivelata nel lungo termine vincente: i vestiti sono beni deperibili e le persone vorrebbero usarli e buttarli via, proprio come lo yogurt o il pane. Per questo motivo, si dice che Zara produce vestiti da forno freschi.

Il modello di business costruito da Ortega è unico.

Poca pubblicità e tanto passaparola

I negozi Zara in tutto il mondo ricevono le consegne due volte a settimana. Inoltre, i prodotti che vengono progettati presso la sede di Arteixo, in Galizia (Spagna), arrivano nei negozi tre settimane più tardi.

Si tratta di una velocità impressionante. Ciò anche grazie al fatto che più del 50% dell’abbigliamento viene prodotto in ciò che l’azienda chiama i mercati “di prossimità“: Spagna, Portogallo, Turchia e Marocco, invece di paesi dell’Asia. Questo modello è diventato noto come “fast fashion“.

Mentre le tendenze della moda stanno diventando sempre più globali, la società è ancora in rapida espansione. Anche in Cina, che potrebbe diventare il più grande mercato per Zara nel giro di pochi anni.

Sorprendentemente, fino ad ora, l’espansione e il successo del marchio in tutto il mondo è avvenuta senza fare ricorso alle forme tradizionali di pubblicità ma, semplicemente, con il passa parola.

Il vecchio negozio da cui tutto l’impero è iniziato esiste ancora e c’è chi dice che i metodi della società siano rimasti gli stessi. Probabilmente, sono l’espressione della personalità di Ortega stesso che, a 80 anni e con quasi 80 miliardi di dollari in più da quando ha iniziato la sua avventura, ogni giorno pranza alla mensa aziendale come un qualsiasi altro dipendente.

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