Spesso, il piccolo o medio investitore si sente svantaggiato rispetto ai colossi finanziari che hanno a disposizioni notizie e informazioni privilegiate.
Soprattutto sui mercati azionari, la sproporzione di informazioni, sia in termini di qualità che di quantità, tra i piccoli e i grandi investitori è clamorosamente sproporzionata e conduce quasi sempre i primi a rimetterci dei soldi a vantaggio dei secondi.
Tuttavia, nel settore delle materie prime, qualche volta, questo svantaggio informativo non è troppo ampio e, per l’investitore minimamente informato, è possibile capire il mercato e sfruttarne le opportunità. Come nel caso del metallo rosso, dove la BHP Billiton ha annunciato la sua intenzione di investire su rame e petrolio nel corso del prossimo esercizio.
BHP Billiton non è proprio un’azienda qualunque, essendo la maggiore società mineraria al mondo, presente in 25 paesi del globo con circa 36.000 dipendenti e attiva principalmente nel ferro, diamanti, petrolio e bauxite.
La società spenderà circa 900 milioni di dollari, pari al 18% del suo bilancio, per esplorare nuovi giacimenti nel 2017. Nello specifico, i nuovi progetti prenderanno piede in Cile, Perù, Stati Uniti, Canada e Australia.
Una decisione in un momento in cui la maggior parte dei principali operatori del settore continuano a ridurre la spesa. Con i prezzi del rame che lo scorso anno sono scesi del 18%, molte importanti società hanno cancellato il metallo rosso dalle proprie priorità. Glencore e Freeport-McMoRan, per esempio, hanno annunciato significativi tagli alla produzione nel corso del 2015.
I recenti progressi delle quotazioni del rame hanno indotto qualcuno a credere che il momento della riscossa per il metallo rosso si stia avvicinando. Thomson Reuters vede una ripresa a medio termine, mentre BHP Billiton sta scommettendo sul lungo termine.
Adesso anche i piccoli investitori sono avvertiti: i prezzi del rame saliranno…