L’inevitabile salita dei prezzi dei rottami ferrosi

I prezzi dei rottami ferrosi su febbraio in tutta Europa sono in crescita rispetto a gennaio. Tuttavia, non sono sufficienti a trovare rottame.

C’è proprio aria di rialzo per i rottami ferrosi. In Europa, con in testa la Germania e a seguire molti altri paesi, i prezzi di febbraio sono in crescita rispetto a gennaio a causa della forte domanda di esportazione e della scarsa offerta.

Secondo le previsioni di Argus, portale specializzato in materie prime, questo mese registrerà aumenti dei rottami ferrosi che non saranno inferiori ai 20-25 euro a tonnellata.

Prezzi più alti, ma non abbastanza

In Lussemburgo, c’è chi ha alzato i prezzi di 30-35 euro a tonnellata per le categorie E1 ed E3 (rottami vecchi), mentre per i rottami nuovi i rialzi rispetto al mese precedente sono stati di 20-25 euro a tonnellata. In Germania, alcuni stabilimenti pagano 20-25 euro in più per E2/E3/E5/E8 e più di 30 euro per rottami vecchi E1.

Ma la cosa interessante è che i commercianti di rottame non sono per nulla entusiasti della misura degli aumenti e non sono troppo desiderosi di vendere. Infatti, in giro c’è poco rottame e anche con questi aumenti non si riescono a racimolarne. Probabilmente, serviranno prezzi più alti.

Sembra che alcuni commercianti in Germania e nel Benelux stiano già pagando prezzi più alti delle acciaierie pur di acquistare i rottami provenienti dalla Turchia. Sempre secondo Argus, l’ultimo prezzo per rottami ferrosi HMS 1/2 80:20 è stato di 500 dollari a tonnellata, circa 30-40 dollari a tonnellata in più rispetto alla prima metà di gennaio. Ma, con ogni probabilità, nei prossimi giorni, i prezzi della Turchia aumenteranno ancora perché manca materiale.

In Italia le acciaierie tengono duro sul prezzo

Il braccio di ferro tra acciaierie e commercianti di rottame ha portato alcuni stabilimenti tedeschi a non comprare rottame a febbraio, rimandando a marzo gli acquisti di altro rottame. Resta da vedere quanto le acciaierie possano rimanere fuori dal mercato dei rottami visto che hanno una buona domanda di acciaio e i forni hanno bisogno di metallo.

In Italia la resistenza delle acciaierie sembra maggiore rispetto al nord Europa anche se sono già passati aumenti tra 10 e 30 euro a tonnellata. Tuttavia, i fornitori di rottami stanno cercando altri 10-20 euro di aumento per i prossimi giorni.

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