Se si dovesse definire con una sola parola lo stato del mercato dei rottami di alluminio in questo periodo non ci sarebbero dubbi: incertezza. Pandemia, geopolitica e fallimenti aziendali sono i fattori principali che alimentano questa incertezza.
In parte c’è un certo ottimismo tra alcuni partecipanti al mercato per la seconda metà dell’anno. Se l’economia dovesse continuare a rafforzarsi dopo il crollo dovuto ai lockdown, le vendite di rottami di alluminio ne beneficerebbero. Tuttavia, il quadro d’insieme è abbastanza fosco.
Un duro colpo dal lockdown
La produzione di rottami di alluminio in tutta Europa ha subito un duro colpo ad aprile e maggio a causa delle misure legate alla pandemia che hanno temporaneamente interrotto un numero considerevole di stabilimenti. Alcuni trasformatori e commercianti di rottami hanno subito drastici cali nei flussi di scarti tra aprile e maggio. Inoltre, molti cantieri hanno chiuso le loro attività di rottamazione al dettaglio durante quei mesi.
Inizialmente ci si aspettava che i prezzi dei rottami aumentassero dopo il lockdown a causa di una ripresa della domanda da parte del riavvio delle industrie. Tuttavia, la domanda è rimasta bassa. In particolare, il mercato automobilistico ha registrato alcuni dei peggiori numeri di vendite, con diversi mercati europei che hanno visto le vendite calare di circa il 90% durante il mese di aprile. Il paese più colpito, il Regno Unito, ha visto le vendite di auto nuove raggiungere i livelli più bassi in quasi 70 anni.
In Italia un calo del 50 percento nei flussi
In Svizzera, dove le fabbriche hanno avuto pochissime restrizioni, i flussi di rottame si sono attestati a circa l’80% dei livelli normali. La Germania è al 70% circa, la regione del Benelux al 60% circa, mentre in Italia e Spagna sono diminuiti di circa il 50%.
Più durerà il rallentamento delle fabbriche, in particolare quelle automobilistiche, e più saranno le probabilità che alcune aziende manifatturiere falliscano. Di conseguenza, i livelli della domanda potrebbero non tornare ai livelli pre-pandemici anche a lungo termine.
In questo contesto difficile le banche hanno tagliato i limiti di credito ai produttori di metalli in previsione di un aumento dei fallimenti, aggravando ulteriormente le difficoltà.
Ma come sanno tutti i vecchi del mestiere, il rottame di alluminio è una materia prima e troverà comunque la sua strada per arrivare nei forni. In altre parole, il mercato troverà un nuovo equilibrio. Adesso, la vera preoccupazione per chi vende rottami è di essere sicuro che il cliente a cui vendere oggi sia vivo anche domani.
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