Il 2014 per il mercato del cobalto sarà ricordato per il progetto Tesla di costruire una Gigafactory di batterie agli ioni di litio (“Investire nell’innovazione: la Gigafactory di batterie al litio“), cosa che richiederà una fornitura costante e in gran quantità di grafite, litio e cobalto.
Non sorprende che i produttori di questo metallo abbiano visto crescere il prezzo delle azioni societarie di conseguenza.
In questo contesto, è interessante vedere quali sono i numeri della produzione globale che, per chi non lo sapesse, è solitamente un sottoprodotto del rame o del nichel, motivo per il quale i più grandi produttori di questi due metalli, lo sono anche per il cobalto.
Secondo l’US Geological Survey (USGS), i primi 10 paesi produttori di cobalto nel mondo nel 2014 sono stati i seguenti.
- REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO (produzione mineraria: 56.000 tonnellate). Il più grande produttore di cobalto del mondo ha aumentato la propria produzione di 2.000 tonnellate rispetto all’anno precedente. Una cifra impressionante, tenendo conto che l’aumento è avvenuto nonostante a fine anno alcune miniere del Katanga abbiano fermato la produzione a causa di una carenza di energia elettrica. Sembra che il governo del paese abbia intenzione di riaprire i negoziati per revisionare gli accordi minerari, con l’intenzione di aumentare le royalties sui metalli come il cobalto dal 2 al 3,5%.
- CINA (produzione mineraria: 7.200 tonnellate). Oltre ad essere il secondo più grande produttore mondiale, la Cina è anche un grande consumatore, grazie alle sue aziende che producono batterie, materiali magnetici, leghe varie ed altri prodotti. Jinchuan Group International Resources è il più grande produttore di cobalto del paese.
- CANADA (produzione mineraria: 7.000 tonnellate). Il paese produce cobalto grazie ai grandi depositi di nichel e rame situati a Kidds Creek, Sudbury e Raglan.
- AUSTRALIA (produzione mineraria: 6.500 tonnellate). In Australia la produzione ha visto un leggero aumento, 100 tonnellate, rispetto all’anno precedente. La produzione di cobalto del paese è concentrata nelle miniere di nichel e rame situate nella regione occidentale del paese, per lo più nei dintorni delle regioni di Kalgoorlie e di Leonara.
- RUSSIA (produzione mineraria: 6.300 tonnellate). Poiché il paese produce circa l’8% del cobalto mondiale, le sanzioni economiche a seguito del conflitto in Crimea hanno sollevato forti preoccupazioni circa la carenza e il conseguente aumento dei prezzi.
- CUBA (produzione mineraria: 4.200 tonnellate). Gli esperti si attendono che, negli anni a venire, la produzione di cobalto del paese aumenterà con la rimozione delle sanzioni e con la normalizzazione dei rapporti con gli Stati Uniti. In particolare, due dei più grandi impianti di cobalto di Cuba, precedentemente di proprietà americana, potrebbero diventare una delle principali fonti di importazioni per gli Stati Uniti.
- FILIPPINE (produzione mineraria: 3.700 tonnellate). Per il paese il 2014 è stato un’ottimo anno per la produzione di cobalto, grazie al vuoto da colmare creato dall’Indonesia che ha fermato le esportazioni del proprio minerale. Anche se ci si aspetta che la situazione non sia destinata a durare, il paese farà di tutto per mantenere il vantaggio acquisito.
- ZAMBIA (produzione mineraria: 3.100 tonnellate). Lo Zambia ha avuto un drastico calo della produzione rispetto all’anno precedente, quando aveva prodotto 5.200 tonnellate. Tuttavia, quando saranno completati i lavori nella miniera di rame di Mopani, una delle più grandi del mondo, la produzione di cobalto del paese avrà una crescita significativa.
- SUD AFRICA (produzione mineraria: 3.000 tonnellate). Produzione stabile per il Sud Africa, che potrebbe produrre molto più cobalto se modernizzasse i sistemi di estrazione. Il metallo proviene in gran parte, come sottoprodotto, dalle miniere di platino di Bushveld.
- BRASILE (produzione mineraria: 3.000 tonnellate). Il principale produttore del paese è il gigante minerario Vale, che sta investendo nell’ampliamento di nuovi siti produttivi in tutto il paese.