Non ci sono soltanto i miliardari come Bill Gates e Warren Buffett che si impegnano a donare la maggior parte della propria ricchezza per cause filantropiche.
Molte persone, che vivono in alcuni dei paesi più poveri del mondo, sono altrettanto generose, tanto da comparire ai primi posti nel cosiddetto World Giving Index (WGI). Un indice pubblicato dalla Charities Aid Foundation, che utilizza i dati raccolti della Gallup per misurare tre parametri: le donazioni di denaro, il tempo dedicato al volontariato e gli aiuti offerti agli stranieri.
La classifica della beneficenza mondiale, che nel 2014 ha coinvolto 130 paesi, ha visto emergere i 10 paesi più generosi del mondo.
- MYANMAR e STATI UNITI (punteggio WGI : 64)
- CANADA (punteggio WGI : 60)
- IRLANDA (punteggio WGI : 60)
- NUOVA ZELANDA (punteggio WGI : 58)
- AUSTRALIA (punteggio WGI : 56)
- MALESIA e REGNO UNITO (punteggio WGI : 55)
- SRI LANKA (punteggio WGI : 54)
- TRINIDAD E TOBAGO (punteggio WGI : 54)
Sorprendentemente, uno dei paesi più poveri del mondo, il Myanmar (ex-Birmania), si classifica al primo posto in compagnia del paese più ricco del mondo, gli Stati Uniti. In Myanmar l’89% della popolazione segue la religione buddista Theravada, che predica di donare il denaro in carità.
Anche in Sri Lanka esiste una forte presenza di comunità buddiste Theravada e, nonostante la politicizzazione delle diverse etnie del paese, esiste un nucleo di credenze culturali e di valori in gran parte condivisi tra tutta la popolazione. In Sri Lanka le persone sono molto generose e disposte ad aiutare gli stranieri.
In Malesia, dove coesistono la cultura malese, cinese, indiana e dei gruppi indigeni locali, la gente è conosciuta per l’aiuto che offre agli stranieri, un fenomeno che si è accentuato soprattutto dopo il drammatico tifone Haiyan, che ha colpito il paese nel novembre 2013.
Tra i paesi ricchi spiccano gli Stati Uniti, dobe le persone sono spesso spontaneamente entusiaste nell’aiutare qualcuno. Più di ogni altro paese spiccano per l’aiuto che danno agli stranieri.
L’Italia è classificata in settantanovesima posizione, a pari merito con Afghanistan, Senegal e Vietnam.
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