La guerra avvantaggia l’acciaio turco e spinge i rottami verso la Turchia

Si stima che i produttori di acciaio turchi abbiano venduto 2,4 milioni di tonnellate di acciaio dallo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina.

Le guerre sono come come le onde. Dove scoppiano le attività commerciali sprofondano ma, altrove, si espandono.

Nel caso, per esempio, della guerra in Ucraina che ha portato al danneggiamento delle infrastrutture ucraine e alle sanzioni tra l’Occidente e la Russia, la Turchia sta guadagnando un ruolo sempre più importante nel settore siderurgico.

Boom delle esportazioni turche di acciaio

Secondo Argus, da quando è scoppiata la crisi ucraina, la Turchia ha esportato da 2,3 a 2,4 milioni di tonnellate di acciaio. Si stimano vendite turche per circa 1,25 milioni di tonnellate di tondo e circa 500.000 tonnellate di billette.

Per meglio inquadrare la performance eccezionale delle vendite di acciaio della Turchia, si deve considerare che la produzione di acciaio turca nel 2021 è stata di 40,4 milioni di tonnellate, che si traduce in una media di 1,554 milioni di tonnellate su 2 settimane. Durante la guerra in Ucraina, cioè nel corso delle ultime 2 settimane, la Turchia ha venduto circa 800.000 tonnellate di acciaio in più rispetto alla media bisettimanale nel 2021.

Ma non c’è soltanto la siderurgia turca a trarre vantaggi dal conflitto tra i suoi due concorrenti sul mercato dell’acciaio. Anche l’Egitto ha visto crescere la domanda da paesi che in precedenza importavano dalla Russia e dall’Ucraina.

Una nuova destinazione per i rottami ferrosi

Nel frattempo, la Turchia si è affrettata ad acquistare rottame, anche perché i produttori di acciaio turchi non avevano scorte elevate dal momento che, prima che scoppiasse la guerra, tutti si aspettavano un ribasso dei prezzi del rottame.

Perciò, gli esperti ritengono che nel prossimo futuro la domanda di importazione di rottame turco resterà a livelli molto elevati. Nei prossimi mesi sarà la Turchia ad attirare grandi quantità di rottami ferrosi dall’Europa e dalle aree adiacenti. La scorsa settimana, secondo Argus, i prezzi dei rottami di acciaio (HMS 1/2 80:20) sono aumentati di 29 dollari a tonnellata, raggiungendo i 655 dollari. D’altro canto, il tondo per cemento armato è aumentato di 55 dollari per tonnellata (940 dollari FOB).

Niente sanzioni tra Turchia e Russia

Inoltre, va considerato che la Turchia non ha sanzionato la Russia. Compra perciò ghisa, lastre e prodotti siderurgici dalla Russia, anche se in quantità inferiori rispetto al passato. I pagamenti avvengono in lire turche verso le banche russe.

Quando si tratta di materie prime, non ci sono sanzioni che possano bloccare i flussi commerciali globali. Al massimo li possono soltanto deviare. Il commercio globale non si ferma mai, ne con la pace ne con la guerra.

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