Le esportazioni di metalli dall’India travolgeranno il mercato europeo?

Dopo la Cina, tutto lascia pensare che presto sarà l’India a riversare le enormi eccedenze produttive di metalli in Europa.

L’anno scorso, l’India si è classificata come il secondo produttore di acciaio al mondo dopo la Cina. Un dato che conferma quanto l’India stia diventando una forza nel settore di molti metalli ferrosi e non ferrosi.

Grandi produttori ma modesti consumatori

Un po’ di anni fa si pensava che l’enorme popolazione indiana e il basso consumo pro capite di metalli avrebbe portato ad una crescita interna come accaduto in Cina. Di conseguenza, sono cresciuti gli investimenti nel settore, supportati dalle ricche risorse naturali indiane, in particolare il minerale di ferro.

Ma le cose sono andate diversamente dalle aspettative. Il PIL del paese è cresciuto lentamente, con una tortuosa burocrazia che ha ostacolato le attività imprenditoriali. Il risultato è stato una crescita lontana da quella cinese, ma con una produzione di metalli imponente. L’India è cresciuta come importante esportatore di acciaio, di alluminio e di altri metalli di base.

Ma non si è mai dimostrato un paese troppo affidabile come fornitore. Gli ultimi anni dimostrano infatti l’incoerenza dell’India come fornitore regionale. Le esportazioni sono aumentate nel 2016 e nel 2017, ma sono nuovamente crollate nel 2018 prima di risalire nel 2019.

Esportazioni temporaneamente riversate in Asia

Quest’anno, nonostante la pandemia, le esportazioni di acciaio dell’India verso la Cina sono arrivate al 38% del totale delle esportazioni. Di fatto, i produttori di acciaio indiani non si sono fermati durante il lockdown, esportando le eccedenze verso i paesi del sud-est asiatico (ASEAN). In altre parole, in questi mesi, gli eccessi produttivi dell’India sono rimasti in Asia. Ma è improbabile che questa situazione permanga.

Inoltre, l’India si riprenderà rapidamente, pronta per riversare la sua produzione metallurgica sui mercati di esportazione.

Ad oggi, i metalli indiani hanno una presenza significativa in Italia e in Belgio, ma molto modesta nel resto d’Europa. Ma sarà molto difficile evitare che i bassi costi produttivi dell’India portino ad un’invasione dei metalli indiani nel resto del continente. I produttori siderurgici (ma non solo) occidentali avranno presto di che adirarsi…

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