Domanda ferma e produzione che corre: l’alluminio soffrirà

La domanda è depressa ma le scorte continuano ad aumentare. L’alluminio cinese inonderà il mondo come dopo la crisi finanziaria del 2008-2009?

Le fonderie cinesi di alluminio non conoscono sosta. Continuano a sfornare metallo nonostante la domanda in crisi.

Non è bastato il fermo dell’economia cinese cominciato a febbraio. Gli smelter cinesi hanno continuato a funzionare mentre i produttori a valle e gli utenti finali hanno dovuto chiudere le loro attività.

Uno tsunami di semilavorati

Di conseguenza, a marzo, le scorte di metallo sono cresciute, andando ad ingrossare la minaccia che incombe su tutto il mercato dell’alluminio, dentro e fuori dai confini cinesi. Si tratta della minaccia di un eccesso di metallo, che inonderà i mercati globali sotto forma di semilavorati.

I consumatori, dall’Europa all’America, sono chiusi in casa e le catene di approvvigionamento sono state interrotte. Le aziende automobilistiche hanno in gran parte chiuso i loro stabilimenti in Europa e in Nord America, congelando il settore a partire da marzo ma, con ogni probabilità, la cosa continuerà anche in aprile.

Ma le fonderie cinesi hanno continuato a produrre lingotti. Da metà marzo a fine mese, le scorte al London Metal Exchange (LME) sono salite di circa il 17%. E a Shanghai le cose vanno anche peggio.

Gli stock dello Shanghai Futures Exchange (SHFE) sono cresciuti da 185.127 tonnellate alla fine di dicembre a 519.542 tonnellate alla metà di marzo. Ma si pensa che esistano anche grandi quantità di metallo nei depositi delle fonderie che non vengono conteggiate.

Come nel 2008-2009

Qualcosa del genere era successo anche dopo la crisi finanziaria del 2008-2009 anche se, facendo il paragone ad oggi, in misura maggiore.

Tutto ciò lascia intravedere un lungo periodo di prezzi depressi per l’alluminio, pur con tutte le incertezze di fare previsioni in una fase che nessuno immagina come possa evolvere.

Le uniche certezze, per il momento, sono che la produzione globale di alluminio è stata di 5,1 milioni di tonnellate a febbraio e i prezzi LME sono a 1.428 dollari a tonnellata (9 aprile).

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