Divieto totale di importare alluminio russo? Solo la Cina ci può salvare…

La situazione diventa sempre più complicata per i consumatori europei di alluminio. C’è chi spera nel metallo cinese per uscire fuori dai guai.

C’è così poco alluminio sul mercato che i consumatori del Regno Unito, pur di avere il metallo russo, pagano il nuovo dazio all’importazione del 35%. Non solo… sono anche disposti a sopportare ritardi e imprevisti nelle consegne.

Naturalmente, chi deve fare nuovi ordini in Russia non lo fa a cuor leggero visto che, a parte i prezzi alti e possibili nuove sanzioni in arrivo, ci sono molti dubbi sul fatto che i produttori russi riescano a consegnare metallo nei prossimi mesi. Chi lo scorso anno si lamentava delle difficoltà di comprare alluminio, non aveva ancora visto nulla dei problemi che i consumatori si trovano ad affrontare in questi mesi!

Chi potrà riempire il vuoto della Russia?

Ma la questione che sta tenendo banco in questi giorni tra gli addetti ai lavori non è l’alluminio russo, quanto invece quello cinese. Infatti, tutti pensano che la Russia rimarrà fuori dai giochi e che l’unico paese che potrà far arrivare alluminio in Europa è la Cina.

La Cina ha una capacità produttiva di semilavorati in eccedenza rispetto alle sue necessità e le sue fonderie di metallo hanno meno problemi energetici rispetto a quelle di altre zone del mondo. Se è vero che a marzo la produzione mondiale di alluminio è diminuita dell’1,5% anno su anno (Capital Economics), nello stesso periodo la produzione cinese è migliorata, nonostante le restrizioni per la nuova ondata di COVID-19. Con ogni probabilità, la produzione cinese dovrebbe ulteriormente migliorare a partire da maggio.

La UE va verso il divieto totale dell’alluminio russo

Come accennato, il pessimismo degli operatori circa l’alluminio russo deriva anche dal fatto che l’Unione Europea (UE) potrebbe vietare totalmente le importazioni di alluminio di fabbricazione russa già da questo mese. Anche se non ci sono dettagli precisi a riguardo, un simile cambiamento aprirebbe la porta ad ulteriori restrizioni, che potrebbero bloccare le spedizioni che adesso attraversano la Bielorussia e arrivano nella UE.

Quando i flussi di alluminio dalla Russia si interromperanno completamente, la Cina vorrà e potrà rifornire il mercato europeo con il metallo mancante? E i prezzi come ne verranno influenzati? Per il momento nessuno azzarda previsioni, mentre rimane la constatazione che i premi per la consegna fisica di alluminio rimangono ostinatamente alti, anche se le quotazioni LME si sono indebolite rispetto ai massimi dello scorso mese.

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