I diamanti in Groenlandia fanno gola. La De Beers inizia a cercarli in mare

De Beers, il gigante mondiale delle pietre preziose, sta andando a caccia di diamanti in Groenlandia, cominciando a cercarli in mare.

Lo scorso secolo l’Eldorado dei diamanti si trovava in Sudafrica. È lì che vennero scoperte le prime pietre preziose bianche ed è lì che sono nate enormi fortune, come quella degli Oppenheimer e della De Beers, l’azienda più redditizia di tutto il ventesimo secolo.

Oggi però, il baricentro diamantifero potrebbe trovarsi in tutt’altra zona del pianeta: in Groenlandia.

Più preziosi dei diamanti: i diamanti marini

Secondo Reuters, per 8 giorni il Geological Survey of Denmark and Groenlandia (GEUS) ha esplorato 800 chilometri di fondale marino per raccogliere materiale per conto della De Beers. La ricerca è finalizzata a capire se ci possano essere giacimenti di preziosi diamanti marini al largo della costa occidentale della Groenlandia.

Come ben sanno gli esperti del settore, i diamanti marini sono generalmente di qualità superiore e, di conseguenza hanno prezzi più alti. Il motivo di ciò è abbastanza semplice: in mare aperto le gemme con difetti tendono a scomparire e quello che rimane sono soltanto i diamanti migliori.

Le navi-miniera in Namibia

Tuttavia, fino ad oggi, la produzione di diamanti marini si è concentrata in Namibia, dove rappresenta circa il 75 percento dei volumi, in crescita costante con il progressivo esaurimento delle miniere terrestri. L’estrazione marina avviene con navi che, in un’ora, aspirano centinaia di metri quadrati di sabbia e limo da sotto il fondale marino, per poi setacciarli a bordo. I diamanti trovati vengono poi trasportati a terra in elicottero. In Namibia la De Beers ha una joint venture al 50 percento con il governo con il quale gestisce le navi-miniera.

Gli scienziati sanno da tempo che nei territori della Groenlandia occidentale ci sono depositi di diamanti, creati dai vulcani grazie alle altissime pressioni che si sviluppano al loro interno.

Ma alcuni scienziati e gli ambientalisti non sono favorevoli ad indagini come quelle svolte dalla GEUS. Perciò hanno chiesto il divieto di queste ricerche dal momento che non si conoscono fino in fondo gli impatti ambientali che potrebbero avere.

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