Il 2023 non è stato un buon anno per i diamanti grezzi. I prezzi sono diminuiti perché molti consumatori evitano i beni di lusso, seguendo una tendenza che è emersa dopo la pandemia.
Secondo gli analisti, le persone preferiscono mangiano fuori, viaggiare e spendere soldi in attività ludiche ma non in beni di lusso. I consumatori hanno più soldi per cose non strettamente necessarie poiché nel periodo della pandemia non hanno speso per pranzi e viaggi.
Crollo delle vendite in gioielleria
Secondo lo Zimnisky Global Rough Diamond Index, i prezzi odierni sono i più bassi dell’ultimo anno e la causa è il crollo delle vendite nelle gioiellerie. D’altronde, quello dei diamanti è un mercato completamente guidato dai consumatori.
Dopo il movimento parabolico verso l’alto del 2020 e del 2021, quando la domanda di gioielli con diamanti naturali ha raggiunto il massimo storico, adesso è arrivato il momento della discesa.
Tuttavia, si tratta di un calo che riguarda i diamanti grezzi, cioè le pietre grezze non lucidate ne tagliate. Non significa quindi che gli acquirenti vedranno prezzi più bassi nei negozi, dal momento che i rivenditori in genere non adeguano i prezzi al dettaglio in base al mercato dei diamanti grezzi nel breve termine,
Gli analisti si aspettano un aumento delle vendite di gioielli durante le vacanze invernali e all’inizio del 2024, ma i volumi saranno in calo rispetto all’anno precedente.
La concorrenza delle pietre sintetiche
Secondo De Beers, l’attuale debolezza è un naturale calo della domanda. Ma la concorrenza delle pietre sintetiche si sta facendo sentire. I diamanti coltivati in laboratorio, pietre fisicamente identiche che possono essere prodotte in poche settimane in una camera a microonde, sono stati a lungo visti come una minaccia esistenziale per l’industria mineraria dei diamanti naturali.
Se negli ultimi anni il rischio che i diamanti sintetici cannibalizzassero quelli naturali non si è concretizzato, ora le cose stanno cambiando e i prodotti coltivati in laboratorio iniziano a guadagnare spazi nel ricchissimo mercato nuziale statunitense.
De Beers ha tagliato i prezzi del 40% per i “select makeables”
Circa cinque anni fa, le gemme coltivate in laboratorio venivano vendute con uno sconto di circa il 20% rispetto ai diamanti naturali, ma ora questo valore è salito a circa l’80% poiché i rivenditori le vendono a prezzi sempre più bassi e il costo per produrle diminuisce.
Per tutte queste ragioni De Beers ha tagliato i prezzi di oltre il 40% per la categoria nota come “select makeables“, cioè diamanti grezzi tra 2 e 4 carati che possono essere tagliati in pietre di circa la metà di quelle dimensioni una volta lucidati, ottenendo diamanti centrali per fedi nuziali di alto valore, ma non perfetti.
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