Le crescenti preoccupazioni sul cambiamento climatico e la forte domanda di carbone nei paesi in via di sviluppo, fanno pensare che la chiave per l’uso dell’energia nel futuro saranno le tecnologie cattura–carbonio (CCS – Carbon Capture and Storage/Sequestration).
Un termine per qualcuno familiare ma che non è ancora conosciuto dalla maggior parte delle persone, anche quelle più interessate ai problemi ambientali.
Le tecnologie CCS servono a ridurre le emissioni di CO2, catturando l’anidride carbonica prodotta dalle centrali elettriche a carbone per comprimerla e iniettarla del terreno. Solitamente viene immessa ad una profondità di circa 2 chilometri dalla superficie terrestre, nella roccia porosa il cui strato impermeabile impedisce al gas di spostarsi verso l’alto.
Si stima che, nei soli Stati Uniti, il 40% delle emissioni di CO2 derivino dalla produzione di energia. La tecnologia CCS potrebbe catturare fino a 20.000 miliardi di tonnellate di CO2, sotterrandole nelle profondità della Terra.
Fino ad oggi, questo metodo di immagazzinaggio della CO2 si è dimostrato sicuro ed efficace. Ad esempio, l’impianto di stoccaggio di Sleipner, in Norvegia, è in funzione dal 1996 senza nessuna perdita di CO2.
Non deve sorprendere che la CO2 in questa forma possa avere anche un valore commerciale. Infatti, ha tutte le potenzialità per migliorare l’estrazione del petrolio e perciò potrebbe essere venduta alle società petrolifere.
Secondo l’International Energy Agency (IEA), per mantenere l’aumento della temperatura della Terra entro i 2 gradi, il mondo ha bisogno di ridurre drasticamente la quantità di carbone che utilizza.
Attualmente, il carbone produce il 41% dell’energia elettrica mondiale ma dovrà ridursi ad appena il 13%. Comunque, per ridurne le emissioni inquinanti sarà necessario impiegare le tecnologie CCS.
Per chi investe o investirà nel settore le regole del gioco potrebbero cambiare e i progressi fatti per migliorare l’impatto ambientale del carbone daranno luogo a nuove opportunità. Come nel caso della Clean Coal Technologies, società americana che si occupa di migliorare l’efficienza del carbone a basso rango, che ha visto crescere il prezzo delle proprie azioni di oltre il 600%.