Chi guadagna dalla crisi Russia-Ucraina? Di certo chi vende gas all’Europa

I produttori di gas naturale statunitensi e i trader internazionali si stanno affrettando a vendere GNL all’Europa a prezzi esorbitanti, con profitti che nessuno poteva neanche immaginare.

Mentre l’attenzione dell’opinione pubblica è concentrata sugli aspetti militari e politici della crisi tra Russia e Ucraina, le questioni economiche innescate dalla crisi sono passate in secondo piano.

Anche quando tirano venti di guerra, c’è sempre qualcuno che guadagna denaro e qualcuno che lo perde. In questo caso, tra i vincitori ci sono i venditori di gas naturale statunitensi e i traders internazionali. In tutta fretta stanno infatti vendendo quanto più gas possibile all’Europa, tanto che per la prima volta nella storia gli Stati Uniti sono diventati il più grande esportatore del mondo di GNL (Gas Naturale Liquido).

Un grande affare per i fornitori di gas statunitensi

La crisi energetica dell’Europa e la paura di non poter ricevere gas dalla Russia, con il conseguente drastico aumento dei prezzi, sono stati un grande affare per i fornitori americani di GNL come Cheniere Energy Inc. e Cameron LNG, che si stanno premurando di fornire quantità record di gas a prezzi esorbitanti. D’altronde, le truppe russe si stanno ammassando ai confini dell’Ucraina e, da giorni, il Presidente americano annuncia che l’nvasione dell’Ucraina è una questione di ore. L’Europa teme di restare senza il gas russo e paga quello che c’è da pagare ai fornitori statunitensi, ringraziandoli per l’aiuto.

Fino ad oggi nessuno in Europa comprava gas americano perché il carburante era il più costoso del mercato, superiore a quello di tutta la concorrenza degli altri paesi esportatori di GNL. Ma la paura di una guerra imminente hanno consentito alle navi che trasportano GNL americano di aprire una nuova rotta per l’Europa. In questo modo, a dicembre, gli Stati Uniti hanno superato il Qatar su base settimanale, diventando per la prima volta il più grande esportatore di GNL al mondo.

I produttori di GNL fanno spesso affidamento sui grandi traders di materie prime per vendere alle migliori condizioni di mercato la loro merce in tutto il mondo. Perciò, come ha riportato il Wall Street Journal, visto che in Europa si spuntano i prezzi migliori, un trader come Trafigura ha dirottato una nave destinata alla Cina, dall’Oceano Pacifico al Regno Unito, facendole attraversare il Canale di Panama.

Secondo la società Kayrros, almeno 11 navi cisterna GNL in navigazione dagli Stati Uniti all’Asia hanno cambiato direzione verso l’Europa tra il 17 dicembre e il 10 gennaio (6 sono andate nel Regno Unito, mentre le altre in Spagna, Polonia, Francia e Paesi Bassi).

Profitti inaspettati per trader e fondi d’investimento

Naturalmente, quando si parla di grandi traders internazionali non si fa certo riferimento ad un solo paese. Per esempio, nel 2021, anche le aziende energetiche europee con società di trading hanno registrato profitti incredibili. TotalEnergies SE ha fatto profitti 11 volte maggiori nel quarto trimestre grazie al trading di gas naturale e GNL.

A ruota, i fondi d’investimento in materie prime, soprattutto se attivi nel comparto gas ed elettricità, hanno registrato rendimenti eccezionali. Per esempio, E360 Power LLC, specializzato nei mercati dell’elettricità, ha guadagnato il 187% nel 2021 e, nel solo mese di gennaio di quest’anno il 32%.

Come si diceva, c’è sempre qualcuno che guadagna denaro e qualcuno che perde quando una guerra si avvicina. Per il momento, sappiamo chi sono i vincitori.

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