Il prezzo del ferro ai minimi da settembre: rallenta la domanda in Cina
L’indice più importante dei mercati siderurgici globali, il prezzo del minerale di ferro, è sceso sotto i 93 dollari a tonnellata.
Tutte le ultime notizie dai mercati delle commodities, dei metalli, dell’energia e delle aziende operanti nei settori dell’economia reale.
L’indice più importante dei mercati siderurgici globali, il prezzo del minerale di ferro, è sceso sotto i 93 dollari a tonnellata.
I metalli hanno reagito bene al raddoppio dei dazi USA. Ma dietro questa apparente stabilità, le dinamiche di mercato stanno cambiando: dalla spinta verso il riciclo dell’alluminio negli USA al rischio di squilibri nei mercati globali.
L’escalation tra Israele e Iran riaccende i timori di una crisi energetica globale. Il rischio concreto di un blocco dello Stretto di Hormuz, crocevia del 30% del petrolio marittimo mondiale, potrebbe far impennare i prezzi e destabilizzare i mercati.
La decisione degli Stati Uniti di raddoppiare i dazi sull’alluminio rischia di innescare una guerra commerciale con l’Unione Europea, che vede aumentare le esportazioni di rottami verso il mercato americano.
La sovracapacità continuerà a esercitare una pressione al ribasso sui prezzi globali dell’acciaio, indipendentemente dai dazi sulle importazioni degli Stati Uniti, dalle misure di difesa commerciale o dai tagli alla produzione delle acciaierie.
Le scorte di rame nei magazzini LME sono crollate ai minimi da un anno, spingendo i contratti a pronta consegna ai massimi da oltre due anni.
LME sotto i riflettori dopo una mossa audace di Mercuria, colosso del trading energetico, che ha assunto una posizione record sull’alluminio, ben oltre le scorte disponibili.
L’argento ha raggiunto i massimi degli ultimi 13 anni e il platino i livelli più alti dal 2022, spinti da una crescente domanda industriale e dall’interesse degli investitori.
Volvo ha annunciato il taglio di 3.000 posti di lavoro, alimentando timori sul calo della domanda di acciaio a livello globale.
Gli esperti prevedono che la volatilità dei prezzi sul mercato del rame proseguirà. Ma alcuni scenari potrebbero spingere i prezzi verso l’alto…
I nuovi dazi sull’alluminio annunciati da Donald Trump fanno impennare i prezzi negli Stati Uniti e rischiano di destabilizzare il mercato europeo.
Donald Trump rilancia la sua battaglia protezionista annunciando il raddoppio dei dazi su acciaio e alluminio, portandoli dal 25% al 50%. La misura entrerà in vigore il 4 giugno.
Secondo un nuovo studio, per soddisfare la crescente domanda globale di rame, alimentata dallo sviluppo economico e dalla transizione energetica, i prezzi dovranno almeno raddoppiare.
L’OCSE ha pubblicato il suo rapporto annuale Steel Market Outlook per il 2025, un’analisi completa delle attuali dinamiche e delle tendenze a medio termine della siderurgia globale.
Con la domanda interna in calo, la Cina sta esportando acciaio, alluminio e rame a livelli record, inondando i mercati globali con metalli a basso costo.
Secondo gli analisti di mercato, quest’anno il mercato mondiale del riciclo di rame supererà i 50 miliardi di dollari.
L’industria europea dell’acciaio inossidabile affronta una grave crisi profonda, segnata da domanda debole, prezzi in calo e concorrenza agguerrita da parte dei produttori indonesiani.
Il mercato globale dei rottami mostra segnali di ripresa, trainato dalla domanda estera e da una limitata offerta. In Europa si attende una svolta di mercato….
Thyssenkrupp Steel Europe prevede un calo delle vendite tra il 3% e il 6% per l’anno fiscale 2024-25, penalizzata da tensioni geopolitiche, domanda debole e sottoutilizzo degli impianti.
I prezzi del tungsteno in Europa hanno raggiunto i massimi dal 2013, spinti dalle restrizioni all’export imposte dalla Cina, che controlla oltre l’80% della produzione mondiale.
JP Morgan prevede un rialzo dei prezzi di alluminio e rame nella seconda metà del 2025. Nel frattempo la Svizzera ha vietato le importazioni di alluminio da Russia e Bielorussia.
Il mercato europeo dei coil d’acciaio è in stallo. Prezzi stabili, ma domanda debole e aspettative al ribasso alimentano l’incertezza.
Mentre l’Europa resta (per ora) fuori dal mirino, la Cina scarica la sua sovrapproduzione di acciaio sui mercati asiatici (ASEAN).
I metalli industriali hanno tirato un sospiro di sollievo dopo che Stati Uniti e Cina hanno concordato di ridurre temporaneamente i dazi sulle rispettive importazioni.
Il prezzo del minerale di ferro scende dopo le misure restrittive sul settore siderurgico cinese. Ma l’assenza di dettagli chiari continuerà a mantenere l’instabilità dei prezzi.
Goldman Sachs ha rivisto al rialzo le previsioni sui prezzi del rame per il 2025, sulla spinta della forte domanda cinese e da minori tensioni commerciali globali.
Nonostante i timori di una recessione globale alimentati dalla guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, i prezzi del rame sono al rialzo. Boom di breve durata o qualcosa di più?
A oltre tre anni dall’inizio della guerra in Ucraina, la Russia continua a incassare miliardi dalle esportazioni di metalli. E l’Unione Europea, tra eccezioni e quote, continua ad acquistare.
I dazi introdotti da Trump stanno producendo effetti opposti sulle due sponde dell’Atlantico. Premi che crollano in Europa e alle stelle negli USA.
La Banca Mondiale prevede che i prezzi globali delle materie prime subiranno un forte calo nel 2025 e nel 2026.