Per la prima volta negli ultimi sedici anni, il consumo di carbone è sceso, come c’era da aspettarsi dopo gli accordi sul cambiamento climatico e con il sempre maggior peso delle fonti energetiche pulite.
Tuttavia, come sottolinea l’International Energy Association (IEA), il mondo è ancora fortemente dipendente dal carbone. Nonostante i problemi di inquinamento dell’aria connessi al suo uso, è ancora troppo presto per dire che è la fine di questo combustibile fossile.
I prezzi, nonostante il calo della domanda, sono rimbalzati significativamente nel corso del 2016, dopo una discesa che durava da quattro anni. Da gennaio dello scorso anno i prezzi sono più che raddoppiati, passando da 45 dollari a oltre 90 dollari per tonnellata, con il coke che è arrivato a 300 dollari per tonnellata.
Sul mercato delle commodities, il carbone è stata una delle più grandi sorprese degli ultimi dodici mesi, dopo un decennio di declino, soprattutto grazie al più grande consumatore e produttore del mondo: la Cina. Il paese ha consumato 4,36 miliardi di tonnellate, in crescita del 1,4% rispetto all’anno precedente.
La domanda di carbone si sta muovendo verso l’Asia, dove le economie emergenti, con popolazioni in crescita, sono alla ricerca di fonti di energia a prezzi accessibili.
Negli Stati Uniti il consumo di carbone è in discesa e gli accordi sul clima potrebbero far diminuire l’uso di carbone nel paese del 40% durante i prossimi due decenni. Tuttavia, i risultati delle elezioni di novembre potrebbero cambiare le cose.
Donald Trump aveva promesso di invertire il declino in atto del settore del carbone e aveva dichiarato che “per troppo tempo, l’Environmental Protection Agency ha speso i soldi dei contribuenti per un piano anti-energia, che ha distrutto milioni di posti di lavoro…”
Le preoccupazioni ambientali avevano portato il presidente Barack Obama a istituire stringenti normative ambientali, ma le idee di Trump potrebbe portare alla rottamazione di tutti questi piani. Di conseguenza, la domanda di carbone potrebbe salire.
Anche se il futuro del carbone sembra segnato dal calo della domanda, dall’utilizzo di fonti energetiche alternative e dalla lotta contro il cambiamento climatico, le nuove politiche di Donald Trump e la domanda da parte dei paesi in via di sviluppo potrebbero riportare il carbone ad occupare il ruolo di protagonista sul palcoscenico energetico mondiale.
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