Cannabis a uso medico, un nuovo settore per gli investitori

Molte aziende utilizzano la cannabis medica per creare prodotti innovativi per il trattamento di una vasta gamma di disturbi. Una panoramica sui diversi modi di consumare la cannabis ad uso terapeutico e un utile strumento per gli investitori che credono nello sviluppo di questo nuovo settore.

Le culture di tutto il mondo, fin dai tempi antichi, hanno beneficiato della cannabis, o canapa.

I cinesi la usavano per scopi medici migliaia di anni fa, così come facevano gli antichi Greci ed Egizi. Anche negli Stati Uniti, per esempio, la cannabis era un prodotto medico legale prima del Marijuana Tax Act del 1937.

Tuttavia, la cannabis (la pianta da cui si ricavano i preparati psicoattivi come l’hashish e la marijuana) è stata sempre un argomento tabù a causa delle leggi proibizioniste vigenti in quasi tutto il mondo fino a poco tempo fa.

Negli ultimi anni la marijuana è stata circondata da una reputazione negativa, che ha iniziato a sgretolarsi dopo che Canada e Stati Uniti hanno ridotto le restrizioni per l’uso di questa sostanza. Questa crescente libertà ha permesso ad alcune aziende di creare prodotti innovativi per il trattamento di una vasta gamma di disturbi.

Questa crescente libertà ha permesso ad alcune aziende di creare prodotti innovativi per il trattamento di una vasta gamma di disturbi

Le evidenze scientifiche sulle proprietà mediche di questa sostanza stanno inducendo sempre più paesi, tra i quali anche l’Italia, alla sua legalizzazione per uso medico, aprendo le porte allo sviluppo di nuovi prodotti e alla nascita di nuove aziende che, stanno attirando l’attenzione di molti investitori.

Per comprendere meglio cosa significhi l’uso medico e quali siano gli impieghi di questa sostanza, abbiamo preparato una serie di articoli che guiderà i lettori alla scoperta del settore della cannabis che, a detta di molti, offre non solo nuove possibilità terapeutiche ma anche nuove opportunità d’investimento.

Ecco una breve panoramica dei principali usi della cannabis per uso medico.

FUMARE LA CANNABIS

Il modo più comune di assumere cannabis per uso medico è quello di fumare i germogli secchi o le foglie della pianta. Questo è il metodo più veloce e che produce effetti quasi immediati sui pazienti. Fumare marijuana permette inoltre di misurare più facilmente la quantità assunta. Naturalmente i medici consigliano di iniziare con una piccola dose.

Le due specie principali di cannabis sono quella indica e quella sativa, la prima è più edificante ed è consigliata per un uso diurno, la seconda è più rilassante ed è più adatta per l’uso notturno.

Mentre il fumo di cannabis è facile da assumere ed efficace, l’inalazione del fumo su base regolare può avere effetti negativi.

MANGIARE LA CANNABIS

Un’altra opzione facile per consumare cannabis medica è quello di ingerirla. La canapa è solitamente disponibile come un infuso in burro o olio, noto come cannabutter e usato per fare prodotti da forno. Inoltre, si può usare la cannabis macinando le foglie secche in polvere e mescolandole con altri ingredienti prima della cottura.

Anche se il consumo  di cannabis in forme commestibili è una buona opzione per coloro che hanno problemi respiratori, necessita di un tempo maggiore per produrre gli effetti terapeutici. Di conseguenza, è molto più facile usarne una dose eccessiva, motivo per il quale si raccomandano i pazienti di mangiarne solo piccole quantità, misurandone gli effetti dopo una o due ore.

Le leggi che circondano la vendita di canapa commestibile sono ancora confuse e ambigue anche nei paesi che ne hanno liberalizzato l’uso per motivi medici.

VAPORIZZARE LA CANNABIS

I vaporizzatori sono un ottimo modo per sfruttarne le proprietà mediche, senza gli effetti negativi dell’inalazione del fumo. Per usare un vaporizzatore, i pazienti devono prima inserire la cannabis nella cartuccia del dispositivo che, riscaldando la sostanza ad una temperatura tra i 180 e i 200 °C, evapora gli oli della pianta. Questo metodo rimuove tutti i catrami, idrocarburi, benzene, monossido di carbonio, altri gas tossici e sottoprodotti della combustione, che così facendo non entrano nei polmoni.

TINTURE, TONICI E BEVANDE DI CANNABIS

Una tintura è una forma concentrata di cannabis medica che viene mescolata in una soluzione alcolica. I germogli e le foglie di cannabis vengono immersi in alcol per creare un potente infuso liquido con tetraidrocannabinolo (THC) e altri cannabinoidi. Le tinture possono essere aggiunte agli alimenti o alle bevande, applicate sulla pelle o consumate in gocce direttamente sotto la lingua.

Esistono anche tonici e bevande che sono infuse con la cannabis. Questi prodotti utilizzano la canapa industriale, che contiene solo tracce di THC e, essendo semi di canapa, sono una fonte ricca di grassi essenziali Omega6 e Omega3.

TOPICI DI CANNABIS

Per i pazienti che desiderano beneficiare degli effetti della cannabis medica senza doverla fumare o ingerire, i prodotti topici sono una buona opzione. Essi sono disponibili sotto forma di balsami, pomate, lozioni, spray e unguenti e sono efficaci per le infiammazioni, la pelle ruvida, l’eczema, le piccole ustioni, i dolori muscolari, le scottature, i gonfiori, i dolori articolari e le tendiniti. Possono anche alleviare i dolorosi sintomi dell’herpes zoster.

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Le informazioni riportate nell’articolo non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo un fine illustrativo per i lettori e non sostituiscono in alcun modo il parere medico.