Il boom economico di Panama ha un segreto: l’immigrazione

Mentre l’America Latina sta attraversando un periodo di contrazione economica come non si vedeva dal 1980, l’economia di Panama continua a crescere rapidamente. Ecco il segreto di questo piccolo stato centro-americano.

Poiché l’attenzione dei mass-media internazionali a proposito di Panama si è recentemente concentrata sulle questioni fiscali (Panama Papers), a qualcuno potrebbe essere sfuggito che l’economia di questo piccolo stato centro-americano è stata una di quelle a più rapida crescita nel mondo.

Un risultato straordinario dal momento che tutta l’America Latina è in stasi economica, con una contrazione che ha portato in territorio negativo il PIL degli ultimi due anni, come non succedeva dal 1980. Ma l’economia di Panama, tra il 2001 e il 2013, è cresciuta a un tasso doppio della media regionale.

Secondo l’ultimo Global Competitiveness Report, tra le economie dell’America Latina e dei Caraibi, Panama è al nono posto (la prima posizione è occupata dal Guatemala) con un PIL cresciuto nel 2015 di circa il 6% e che, nel 2011, aveva raggiunto il record del +12%.

Durante il World Economic Forum sull’America Latina, che si è svolto a Buenos Aires all’inizio di questo mese, qualcuno si è domandato quale fosse la ricetta segreta di Panama e la risposta più accreditata è stata assai diversa da quanto ci si potrebbe aspettare, soprattutto in tempi come questi.

Quello che che traspare dall’esempio panamense è che per crescere sia necessario importare talenti

Secondo il professore Ricardo Hausmann, della Harvard University, il segreto di Panama è l’immigrazione. Quello che traspare dall’esempio panamense è che per crescere in modo significativo sia necessario importare talenti, un po’ come accaduto in passato negli Stati Uniti che sono riusciti a ottenere un vantaggio competitivo.

Guardando alla storia economica dell’America Latina, si scopre che molte delle storie di successo sono arrivate dall’immigrazione. Molte delle aziende che esistono oggi nel continente sono state fondate da migranti di tre generazioni fa. Ma ciò nonostante, oggi, l’immigrazione nella regione è molto bassa e soltanto Panama e Costa Rica fanno eccezione.

Il boom economico di Panama ha portato ad una notevole quantità di immigrazione, nonostante gli ostacoli frapposti dalla legge che non favoriscono in alcun modo il fenomeno.

Facile trovare altri esempi nel mondo che dimostrano quanto sia importante per l’economia di un paese l’importazione di talenti. Negli Stati Uniti, il 40% della popolazione è di origine straniera e il 30% degli imprenditori sono stranieri. La maggior parte dei professori della famosa università di Harvard sono stranieri. In Canada, Australia e Nuova Zelanda, il 25% della popolazione è nato all’estero. A Singapore, il 40% della popolazione è costituito da stranieri.

È difficile per un’economia fare affidamento esclusivamente sui talenti locali. Se cosi fosse stato, la Silicon Valley non esisterebbe, così come non esisterebbero molte aziende che, con le loro innovazioni, hanno migliorato la qualità della vita di tutti noi.

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