Bolla delle criptovalute. Dopo il collasso ecco cosa rimane…

La bolla delle criptovalute è implosa, lasciando solo macerie e rovine. Cosa è successo e perché gli investitori hanno accettato di correre rischi tanto elevati?

Piccoli risparmiatori fuggiti e risparmi di una vita decimati, una stablecoin (TerraUSD) spazzata via a maggio, il trading di NFT (Non-Fungible Token) ormai ai minimi e la borsa FTX saltata per aria da qualche settimana… lo scoppio della bolla delle criptovalute sta lasciando dietro di sé solo macerie.

I guru delle criptomonete si stanno eclissando

Nessun stupore per chi ricorda come finiscono sempre tutte le mode speculative di massa: in un disastro che coinvolge soprattutto i piccoli risparmiatori, mentre i guru delle criptomonete scenderanno da questo palcoscenico e saliranno su un altro, pronti a lanciarsi sul prossimo giocattolo da vendere agli appassionati dei guadagni facili. E gli enti regolatori, come è loro abitudine, legifereranno delle nuove regole in clamoroso ritardo, quando i buoi sono tutti usciti dalla stalla.

Dall’altra parte dell’oceano, c’è chi ci ha rimesso un sacco di soldi, come nel caso del fondo pensione degli insegnanti dell’Ontario, il terzo più grande del Canada. Tre anni fa, ha istituito un fondo speciale per effettuare investimenti rischiosi ed ha investito 95 milioni di dollari in FTX, una delle principali piattaforme di trading di criptovalute, collassata a inizio novembre. I responsabili del fondo pensione canadese, che non rivedranno nemmeno un dollaro dell’investimento, hanno così commentato: “non tutti gli investimenti in questa classe di attività soddisfano le aspettative“.

La moda degli investimenti rischiosi

Simili follie da parte di chi investe non sono stati casi isolati negli ultimi anni, soprattutto nei paesi anglosassoni. Un comportamento che si è tradotto in denaro facile e gratuito per gli imprenditori che ne hanno approfittato, che hanno ottenuto tanti più capitali quanto più la loro impresa era rischiosa.

Su questo portale, abbiamo raccontato le storie delle più importanti bolle speculative del passato, da quella dei tulipani e dei diamanti a quella dell’argento, solo per citarne alcune. Tuttavia, la bolla delle criptovalute ha dimostrato si essere molto diversa da tutte le altre in quanto non aveva nessun valore intrinseco, ne reale ne virtuale.

Gli investitori avranno imparato la lezione?

Probabilmente, questa corsa degli ultimi anni verso investimenti rischiosi è spiegabile anche da un contesto di bassi tassi di interesse. Gestori di fondi e investitori multimilionari non riuscivano più a guadagnare rendimenti sicuri con le obbligazioni e hanno quindi optato per una strada più rischiosa, come quella di scommettere sulle criptovalute.

Adesso che i tassi di interesse stanno crescendo e che la bolla delle criptovalute è esplosa, gli investitori si accontenteranno di rendimenti ordinari senza rischiare l’osso del collo all’inseguimento di profitti mirabolanti?

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