Auto elettriche in Cina, un mercato che non decolla

Il piano quinquennale del governo cinese per lo sviluppo delle auto elettriche non procede come previsto, a causa della penuria di batterie e a infrastrutture inadeguate.

Il mercato cinese dei veicoli elettrici non riesce a decollare e, al contrario del mercato automobilistico tradizionale, la quota di  mercato rimane debole.

Questa è la conclusione a cui è arrivato uno studio della McKinsey & Co. Sono stati venduti soltanto 235 veicoli elettrici durante il secondo trimestre di quest’anno, che nel più grande mercato di auto del mondo, costituiscono una goccia irrilevante. Nel primo trimestre le auto vendute erano state 343 unità, sempre in calo rispetto ai mercati automobilistici più importanti del mondo.

L’andamento del segmento delle auto elettriche in Cina è in netto contrasto con il mercato degli Stati Uniti, dove sono stati venduti 7.931 veicoli nello stesso periodo, con un salto del 28% rispetto al primo trimestre. Nello stesso periodo in Giappone sono state vendute 4.240 unità, in Francia 2.056, e in Germania 1.284.

Secondo Axel Krieger, responsabile McKinsey per il settore auto cinese,  il calo è dovuto a “penuria delle batterie, infrastrutture poco sviluppate, così come a una scarsa conoscenza del prodotto tra la clientela“. Larry Wang, partner di McKinsey, ha detto che le vendite sono basse anche a causa della mancanza di politiche di sostegno al mercato.

McKinsey, nello studio presentato, definisce come veicoli elettrici soltanto i veicoli elettrici a batteria, ma il risultato non sarebbe cambiato di molto se fossero stati inclusi anche i veicoli ibridi.

Inoltre, alcune notizie di cronaca hanno minato la fiducia dei consumatori nelle auto elettriche. Un taxi elettrico ha preso fuoco spontaneamente a Hangzhou e una vettura elettrica è esplosa a Shenzhen, episodi che hanno evidenziato il problema della sicurezza per i nuovi veicoli. Anche se non sono stati trovati difetti nella progettazione e nella produzione delle auto coinvolte in questi incidenti, la fiducia dei consumatori è stata compromessa.

Lo scorso aprile, il governo cinese ha approvato un piano quinquennale per lo sviluppo di un piano di risparmio energetico per l’industria dei veicoli elettrici, al fine di aumentare la produzione e le vendite di veicoli elettrici e veicoli ibridi, con l’obbiettivo di raggiungere 500.000 unità vendute entro il 2015 e 5 milioni di veicoli entro il 2020. In tal modo, il governo raggiungerebbe anche l’obbiettivo di tagliare le emissioni inquinanti.

McKinsey stima che in 5 anni, la produzione di veicoli elettrici sarà superiore alle 270.000, una percentuale dell’1% della produzione di auto totale in Cina in quell’anno.

La Cina ha le potenzialità per ridurre i costi di produzione e di vendita di tutti i veicoli elettrici.

Data la portata enorme del suo mercato automobilistico, la Cina potrebbe diventare un concorrente naturale per la leadership globale nel mercato delle auto elettriche. Ma prima il governo dovrà prendere decisioni importanti per sostenere la ricerca e per la realizzazione di infrastrutture per le stazioni di ricarica. Insomma, dovrà aiutare di più lo sviluppo del mercato.

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